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Non c’è l’obbligo di garantire protezione internazionale per i cittadini in fuga dall’Algeria, che non è uno Stato in cui sono in atto guerre o particolari emergenze umanitarie. Per questo 15 dei migranti giunti ieri al porto di Salerno, a bordo della nave Eco Adriatica, sono stati colpiti da un provvedimento di respingimento. Significa che avranno 10 giorni di tempo per lasciare il territorio italiano. Rischiano l’arresto se fermati di nuovo. Questo è anche il motivo per il quale già questa mattina non c’è più nessuno in via dei Carrari, il centro che era stato individuato alla vigilia delle operazioni di sbarco come primo punto di accoglienza prima di indirizzare i migranti verso i cassa i centri di accoglienza destinati proprio alle persone in arrivo dalle emergenze umanitarie. Ed è lo stesso motivo per il quale non è possibile prevedere nessuna forma di aiuto, neanche il riaccompagnamento in patria che significa un costo di circa 10.000 € a migrante per l’Italia. Va aggiunto che l’identificazione ed i controlli sanitari avvenuti immediatamente dopo lo sbarco nel pomeriggio di ieri hanno anche confermato che tutte le persone giunte a Salerno sono in buone condizioni di salute. Sono stati esclusi dal provvedimento di respingimento soltanto i nuclei familiari con i minori. E naturalmente il presunto scafista che è stato arrestato, perché individuato durante le operazioni come colui il quale guidava l’imbarcazione incrociata al largo della Sardegna dalla nave mercantile eco adriatica.