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Salerno – Non solo il Tar. A contrastare le ordinanze comunali di chiusura delle scuole alla didattica in presenza per c’è stato, c’è e promette di esserci il Coordinamento dei Presidenti dei Consigli d’Istituto della Campania.

L’organismo prende posizione “contro le ordinanze locali emesse senza evidenza scientifica”, dichiara il coordinatore regionale Almerico Ippoliti.

Spiega: “Per il ritiro di ogni provvedimento che riterremo inopportuno e illegittimo ci appelleremo al Ministro degli Interni e ai Prefetti competenti”.

Detto, fatto. Nelle ore in cui il Tar annulla l’efficacia dell’Ordinanza del sindaco del Comune di Scafati,  Almerico Ippoliti firma le lettere che chiedono “la revoca delle ordinanza di chiusura delle scuole di Avellino e Scafati”.

“In entrambi i casi – argomenta – i Primi cittadini hanno sospeso la didattica in presenza senza alcun dato che attesti che la scuola abbia causato una diffusione del virus. Tutti gli organi amministrativi competenti sono chiamati a garantire il rispetto e l’affermazione del diritto allo studio. In caso contrario si rischia di venir meno al proprio ruolo istituzionale”.

Nello specifico: “A Scafati e ad Avellino le scuole sono state chiuse senza un effettivo pericolo per gli studenti” . Ippoliti chiude amaro: “Il sospetto è che si continui ad usare la chiusura delle scuole per evitare i controlli anti assembramenti e mascherare i ritardi nel potenziamento dei trasporti scolastici”.