- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

È considerato socialmente pericoloso perché indiziato di appartenere ad un’associazione di tipo camorristico ma è anche accusato di essere responsabile di intestazione fittizia di beni contro la pubblica amministrazione, l’imprenditore Nocerino Giovanni Citarella, figlio del defunto Gennaro, ucciso negli anni 90 in un agguato camorristico perché ritenuto appartenente all’organizzazione camorristica nuova famiglia di Carmine Alfieri. Giovanni Citarella è stato condannato in via definitiva per concorso nel reato di tentata uscito di stampo camorristico ed oggi i finanzieri del comando provinciale hanno dato esecuzione ad uno provvedimento di sequestro per un valore stimato di 7 milioni di euro. L’indagine è partita dall’operazione doppio binario due: gli accertamenti hanno evidenziato una sproporzione tra quanto dichiarato e la conduzione di un tenore di vita elevato. L’indagine ha rilevato il frequente ricorso da parte di Citarella a prestanome ovvero suoi familiari al fine di schermare la reale titolarità dei beni sequestrati. Tra le società finite sotto controllo da parte della procura e della Guardia di Finanza di Salerno anche la Infrastrutture stradali attiva nel settore delle costruzioni di edifici e strade aggiudicataria di una gara d’appalto del valore di 5 milioni di euro. Tra i beni anche una Porsche Coupe, 17 imprese e 2 unità immobiliari.