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Salerno – Lavoro duro e voglia di riscatto. Andrea Mazzarani si sta prendendo la Salernitana con tutte le armi a sua disposizione, sfruttando le chance che Stefano Colantuono gli sta prospettando settimana dopo settimana. Contro il Perugia è arrivata la sua seconda presenza da titolare nel modulo con trequartista. E’ lì che è andato a piazzarsi l’ex Catania, ben figurando tra le linee e segnando anche il gol che ha sbloccato la partita con la squadra di Nesta. Dopo l’esperienza dello scorso anno in  serie C, il ritorno in B per Mazzarani appare come una vera e propria sfida da vincere.

L’imprevedibilità e la tecnica che è in grado di fornire alla manovra offensiva granata potrebbe risultare decisiva anche a Crotone, contro una delle sue ex squadre. Con la maglia dei pitagorici esordì  nel torneo cadetto nell’ormai lontano 2009, quando arrivò in prestito dall’Udinese e si mise in mostra con la squadra all’epoca allenata da Franco Lerda. In quel torneo riuscì a mettere insieme trenta presenze condite da tre reti che oltre a lanciare lui nel calcio professionistico contribuirono anche alla missione-salvezza dei rossoblu. Domenica sera tornerà allo Scida da avversario, dopo aver accarezzato il sogno di giocarsi le proprie carte in serie A lo scorso anno, quando arrivò in terra calabrese a luglio per poi partire alla volta di Catania al termine della preparazione estiva.

Un’esperienza di poche settimane, nulla più, in cui non gli fu concessa alcuna occasione. Quella giusta potrebbe invece arrivare domenica, ma in maglia granata e da avversario. Il pubblico dell’Arechi lo ha applaudito contro il Perugia apprezzandone le geometrie e il carattere; la Salernitana potrebbe aver scoperto un nuovo, inatteso protagonista. Musica per le orecchie di Colantuono, che con lui in campo può aumentare il tasso di imprevedibilità della manovra e sperare in un maggior numero di servizi “puliti” per gli inserimenti di Jallow e di aperture per gli esterni Casasola e Vitale, liberi di conquistare il fondo e andare al cross per la testa di Djuric. 

Foto: Us Salernitana/Ianuale