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Sapri (Sa) – Forse l’avrei contestualizzata di più, l’avrei raffigurata come una contadina con un cesto di spighe in mano, per le caratteristiche tipiche del personaggio mentre così quella figura rischia di diventare famosa per ben altre caratteristiche, tuttavia aborro la critica all’arte e agli artisti in nome del politicamente corretto“. Così Milo Manara, maestro del fumetto italiano, durante la visita a una sua mostra a Genova, interviene sulla polemica legata alla statua della “spigolatrice di Sapri” ritenuta troppo sexy da molti. Manara, papà della mitica Valentina, ha disegnato migliaia di corpi di donna, nudi compresi, è però convinto che le rivendicazioni alla base delle critiche a quella statua siano “sacrosante, la radice delle battaglie come quelle contro gli atteggiamenti sessisti sono importanti, succede però a volte che spuntino dei piccoli Robespierre, dei piccoli Torquemada o dei piccoli McCarthy che vanno oltre passando dall’essere sacrosanti all’essere rompiscatole”.
Milo Manara, a Genova, ha visitato palazzo Bianco, uno dei museo di Strada Nuova, insieme all’assessore alla Cultura Barbara Grosso e alla curatrice dei musei Raffaella Besta. Ha osservato con attenzione l’Ecce Homo di Caravaggio, artista a cui ha dedicato un’opera a fumetti in due volumi. “Di Caravaggio mi ha conquistato la pittura ma soprattutto la vita, una vita davvero da personaggio dei fumetti, con ascese e tonfi dovuti al suo caratteraccio, estremamente affascinanti”. Milo Manara ha poi raggiunto il porto antico dove ha effettuato una visita guidata per il pubblico alla mostra dedicata alle sue opere: “Milo Manara – Un viaggio nel desiderio”, allestita fino al 17 ottobre al museo di Porta Siberia.