- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Salerno- Scenderanno in piazza in migliaia oggi pomeriggio, in una pubblica assemblea, a partire dalle ore 18, presso il luogo simbolo del disastro ambientale campano, il deposito più grande al mondo di ecoballe, a Taverna del Re, attivisti, comitati cittadini e ambientalisti, provenienti da tutto il territorio regionale e in centinaia dalla provincia salernitana, per mettere in campo un’alternativa politica a De Luca-Caldoro che lavori sulle tematiche ambientali e della bonifica dei siti inquinanti.

“Le regionali in Campania sembrano – scrivono dal comitato StopBiocidio un film già visto: Caldoro contro De Luca, ancora una volta, a ridosso di mesi in cui il governatore uscente ha usato l’emergenza sanitaria per ricostruire un appeal politico intorno alla sua personalità, provando a cancellare con un colpo di spugna cinque anni di responsabilità politiche enormi: smaltimento illegale di rifiuti, inquinamento, inchieste sugli appalti, ospedali chiusi, trasporto pubblico al collasso, devastazione ambientale. Su questi temi oggi si dovrebbe imperniare la campagna elettorale, che invece è iniziata a colpi di lanciafiamme, sfottò sul tifo, dichiarazioni trionfali e assoluta assenza di contenuti”.

Poi il riferimento alle battaglie ambientaliste condotte dai comitati cittadini nelle terre inquinate- “non sappiamo fino a dove ci porterà questa strada ma sappiamo da dove partiamo-spiega l’ingegnere ambientalista e membro di StoBiocidio, Raniero Madonna- bisogna partire dalla necessità di riscrivere il futuro di questa nostra terra- dice-tutelando salute e ambiente e costruendo soluzioni per valorizzare l’enorme patrimonio ambientale e umano di questo territorio. La pandemia- sottolinea Madonna- ci ha dimostrato che è necessario invertire la rotta sia in termini ambientali che sociali. La sfida è una sfida enorme e per questo abbiamo lanciato un appello rivolto a tutti coloro che sentono il bisogno di mettere insieme energie e intelligenze per affrontarla”. Forze politiche e società civile dunque, chiamata in campo da StopBiocidio e dai comitati ambientalisti per lavorare concretamente sulla grande sfida che da anni il popolo campano e salernitano attende: la riconversione ecologica.