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Salerno – Oltre 400 comuni campani non hanno approvato l’obbligatorio piano urbanistico comunale. Il testo unico degli enti locali impone ai Comuni sopra i mille abitanti di adottare gli obbligatori strumenti urbanistici generali, entro 18 mesi dalla data di elezione degli organi, pena lo scioglimento del consiglio comunale

In questo caso il decreto di scioglimento del consiglio è adottato su proposta del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.

Sta di fatto che a tale normativa statale si è sovrapposta la legge regionale campana n. 19 del 2017, che modificando la legge urbanistica n. 16/2004, ha stabilito un doppio termine per adempiere: “i Comuni adottano il Piano urbanistico comunale (PUC) entro il termine perentorio del 31 dicembre 2018 e lo approvano entro il termine perentorio del 31 dicembre 2019. Alla scadenza dei suddetti termini perentori, si provvede ai sensi dell’articolo 39 e del relativo regolamento regionale di attuazione per l’esercizio dei poteri sostitutivi”.

Anche il termine del 31 dicembre 2019 è scaduto senza che i comuni adempiessero agli obblighi di legge in materia urbanistica. Sta di fatto che il 29 febbraio 2020 è scaduto anche il termine per l’intervento sostitutivo della Regione Campania.

Un caos istituzionale, con l’avallo di tutte le istituzioni, da quelle locali a quella regionale, dai Prefetti al Ministero dell’Interno e quello delle Infrastrutture e trasporti.

La mancata approvazione di tantissimi strumenti urbanistici comunali oltre a determinare una situazione di incertezza sul governo del territorio campano, fonte del dilagante abusivismo edilizio, incide gravemente sulla situazione imprenditoriale dei lavori nel campo dell’edilizia, già sostanzialmente ferma per la ben nota crisi economica.

La mancata programmazione d’uso del territorio, incide ancora sullo ius aedificandi insito nel diritto di proprietà dei cittadini, e sulla tutela dell’interesse pubblico ad uno sviluppo edificatorio organico del territorio.

Un dato è certo, i comuni campani che non hanno adempiuto andavano sciolti, gli organi competenti quali i Prefetti, la Regione ed i Ministeri competenti hanno omesso di adempiere ai propri doveri.

Le varie maggioranze e minoranze in ogni istituzione agiscono nella stessa direzione, con l’unico obiettivo di non perdere le poltrone acquisite.

La politica è sempre più distante dai cittadini, anzi è contro i cittadini che hanno sempre meno fiducia nelle Istituzioni che sono rappresentate da soggetti che agiscono per i soli interessi personali e non per il bene della collettività.