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Caserta – Il Censis non ha dubbi: tra i 16 Grandi Atenei italiani l’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” è ultima in classifica con un punteggio generale che, da zero a cento, arriva a 74,2.

E tra le 10 Mega Università italiane, è la Napoli Federico II ad occupare l’ultimo posto con 72.4 contro il 91,2 dell’Università di Bologna prima in classifica.

Le classifiche, elaborate dall’ Istituto di ricerca socio-economica italiano e divenute ormai un appuntamento annuale a supporto dell’orientamento di migliaia di studenti pronti a intraprendere la carriera universitaria, sono il frutto di un’articolata analisi del sistema universitario italiano attraverso la valutazione degli atenei (statali e non statali, divisi in categorie omogenee per dimensione) relativamente alle strutture disponibili, ai servizi erogati, al livello di internazionalizzazione e alla capacità di comunicazione 2.0.
A questa classifica si aggiunge il ranking dei raggruppamenti di classi di laurea triennali, dei corsi a ciclo unico e, per la prima volta quest’anno, delle lauree magistrali biennali rispetto alle dimensioni della progressione di carriera e del grado di internazionalizzazione. Complessivamente si tratta di 63 classifiche, che possono aiutare i giovani e le loro famiglie a individuare con consapevolezza il percorso di formazione migliore.

Per quanto riguarda la classifica delle università di categoria “grande” per numero di iscritti, l’ateneo “Vanvitelli” occupa l’ultima posizione (anche se il grafico dell’andamento generale accentua un rialzo dal 70 del 2013 al 74,2 di oggi) lì dove primeggia Perugia con 93.8, e dove l’Università di Salerno occupa la terzultima posizione con 76,8 lasciando in coda Roma Tre con 76,6.

La classifica del Censis entra nel dettaglio dei punteggi  cumulati dalla Vanvitelli, ossia: borse 66,0 con il grafico generale che, considerando l’andamento dal 2013 ad oggi,  evidenzia una crescita al 74 nel 2016 e una discesa drastica a 68 già nel 2017) ; comunicazione e servizi digitali 83,0 con il  grafico generale che attesta una rimonta altalenante dal 2013 al 2016 e poi una netta risalita nel 2016 fino a sfiorare l’85 nel 2017. Poi la lieve flessione fino ai dati registrati oggi; internazionalizzazione 72,0 in lenta risalita rispetto al 2013; servizi 66,0 con un andamento invariato dal 2013 al 2018; strutture  84,0 con dati in picchiata nel 2017 con 72 rispetto al 76 del 2013, e poi in netta risalita fino ad oggi.