- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Parola d’ordine: ottimismo a oltranza. “Lotteremo fino alla fine per cercare il quarto posto” giura Mazzarri ai microfoni di Dazn. Serve un’iniezione di fiducia, a fine gara. Dopo un’altra serata amara. “Avevamo lavorato in settimana sugli inserimenti di Hernandez all’interno” racconta il tecnico azzurro. E meno male, viene da dire. “Abbiamo commesso un errore” ammette Walter. Il francese ha castigato una retroguardia distratta. Uno sbaglio fatale.

Ma “oggi non meritavamo di perdere” protesta Mazzarri. Nel secondo tempo, infatti, s’è visto un altro Napoli. “Il Milan ha fatto un pressing feroce nel primo tempo e poi è calato – spiega il tecnico -. Nella ripresa abbiamo fatto bene, ma avremmo potuto fare ancora meglio”. Mazzarri, però, mette le mani avanti: “Non c’entra il cambio di modulo”. Primo tempo con la difesa a 3, ripresa a 4. Il mister pretende un Napoli camaleonte. “Dipende dai momenti, dai giocatori che hai” sottolinea. Schemi intercambiabili, giocatori pure. Kvara è partito centrale, dietro Simeone. Poi è tornato largo a sinistra, per rientrare infine nel mezzo. “Sta lavorando per cercare spazi diversi – dice Mazzarri – oggi è stato braccato da tutte le parti”. E inoltre “a volte entrano su di lui in modo maschio e gli avversari andrebbero puniti di più”. Per il georgiano, anche una tirata d’orecchie: “Non può saltare tre uomini a ogni azione”.

Ma Walter attende Osimhen, stasera ko in finale di Coppa d’Africa. “Me lo aspetto cattivo e motivato, ma di solito quando si torna da queste competizioni ci vuole un po’ di tempo”. Eppure, ci vuole ottimismo. “Sappiamo come è la Champions, potrebbe darci linfa anche per il campionato”. Ci si aggrappa a tutto, anche al Barcellona.