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Benevento – Il debutto nelle scuole beneventane è stato un successo in tutto e per tutto e in fondo c’era da aspettarselo. Parlare di Carmelo Imbriani, in una città come Benevento, significa toccare una corda che emette ancora vibrazioni sensibili. L’occasione è nata per promuovere un progetto “Un Campo per Carmelo” e la location scelta è quella dell’aula magna dell’istituto scolastico Rampone ma è stata anche l’occasione per sensibilizzare gli studenti in un periodo di festività come quello natalizio che si avvicina a grandi passi. Scegliere come simbolo di questo progetto una figura come quella di Carmelo Imbriani significa fare leva sulla sensibilità di un giocatore che ha lasciato un ricordo umano importante prima che sportivo. Il progetto prevede la realizzazione di un centro sportivo a Itigi, nel cuore della Tanzania, alle spalle dell‘Ospedale St. Gaspar per una precisa volontà della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Un appello accolto dagli studenti in maniera entusiastica che hanno gremito l’aula e che hanno ascoltato le parole delle persone intervenute e visto in maniera appassionata il cortometraggio “Volevo essere Imbriani” del regista Umberto Rinaldi, anch’egli presente alla manifestazione. A fare gli onori di casa la dirigente dell’istituto, la professoressa Maria Marino che ha spiegato anche l’importanza di un messaggio del genere. Presente anche Giampaolo Imbriani, il fratello di Carmelo, che ha raccontato la sua esperienza in giro per il mondo con l’obiettivo di portare avanti il messaggio, divenuto un mantra, “Imbriani non mollare”. E non poteva mancare il Comune di Benevento. Presenza iniziale del vicesindaco Reale, poi l’arrivo del sindaco Mastella che non poteva saltare un appuntamento del genere. Un intervento accorato, da primo cittadino e zio del compianto Carmelo. Ed è stato proprio in questa veste che l’emozione ha toccato l’apice col sindaco che ha dovuto interrompere il suo discorso preso dall’emozione e dal nodo alla gola che non gli ha consentito di andare avanti. Un momento toccante, un ricordo vivo. Questo era ed è il potere di Carmelo Imbriani e questo è stato trasmesso ai tanti ragazzi che hanno preso parte all’evento.