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Morcone – Un Sannio alla ricerca disperata di infrastrutture. E’ stato questo il passaggio centrale del nuovo tour della Confindustria sannita, nei comprensori produttivi provinciali, che ha fatto tappa nel pomeriggio di oggi a Morcone, epicentro dell’Alto Tammaro. Nell’ambito della 45esima Fiera cittadina, uno dei più importanti eventi espositivi e commerciali non solo dell’Alto Sannio, ma anche del vicino Molise. L’organizzazione che riunisce circa 3.200 Aziende produttive sannite che producono oltre 322 milioni di Euro di fatturato, ha discusso il progetto “Insieme: Confindustria Incontra il territorio”, voluto dal Presidente Filippo Liverini.

Parlando davanti alla platea del Centro Congressi del quartiere fieristico sul tema “Economia locale e trasformazioni globali”, Liverini, anche rivolgendosi a Costantino Boffa, che è il Consigliere del Governatore regionale Vincenzo De Luca in materia di trasporti, ha dichiarato con forza che il Sannio registra un deficit clamoroso di infrastrutture di trasporto: si tratta di un handicap gravissimo sul piano della competitività del territorio che ne pregiudica in maniera forte le velleità di rinascita.In questo contesto, ha dichiarato Liverini, la sola Alta Capacità ferroviaria Napoli – Bari, che pure costituisce un investimento formidabile sul territorio sannita, non può da sola bastare a creare un sistema efficiente ed efficace di trasporto.

Molto preoccupato è stato il discorso del Presidente dell’Associazione dei Costruttori sanniti, Mario Ferraro, il quale ha allargato il discorso dal piano locale a quello nazionale dichiarando che il Codice degli Appalti, che è ovviamente una legge valida in tutto il Paese, per il suo possente guazzabuglio di norme e codicilli, peraltro più volte modificati nel giro anche di pochi mesi, costituisce un vero e proprio macigno per le Imprese e per il settore delle costruzioni. La burocrazia degli appalti la fa da padrone, anch’essa peraltro, nella migliore delle ipotesi, oberata di tali compiti, rimandi, contraddizioni contenute nelle norme che difficilmente ci si arraccapezza essa stessa. I Comuni di fatto non riescono ad appaltare i lavori, ha detto Ferraro, perché è sempre in agguato il ricorso al Tar e al Consiglio di Stato per qualunque tipo di lavoro. Non a caso, ha detto Ferraro, le 480 Imprese che operano nel Sannio nel settore delle Costruzioni non solo sono in crisi ma non vedono nemmeno una via di uscita a questo tunnel senza fine nel quale sono piombate da qualche anno a questa parte. Per il presidente dell’Ance l’82% dei comuni dissestati  sono del Mezzogiorno.

Ad introdurre il dibattito il sindaco di Morcone Luigino Ciarlo ha ribadito: “il nostro Paese deve rappresentare tutta la valle del Tammaro. Ha grandissime potenzialità. Le aziende possono investire qui. Questo è un territorio pulito, ci sono realtà pulite”.

Il presidente di Confindustria Liverini ha invece rimarcato: “Siamo stati trascurati  e  abbandonati per anni”. Per Liverini occorre una politica forte sul territorio: “Sappiamo tutti quanti investimenti sono stati presentati approvati messi anche in condizioni  di aprire i cantieri ma abbiamo visto poco o nulla la Napoli-Bari non può bastare”.

Boffa ha difeso l’operato di De Luca: “Per anni abbiamo cercato di potenziare  le infrastrutture nel Sannio.  Noi dobbiamo realizzare l’aggancio al sistema ferroviario nazionale, l’alta velocità deve arrivare anche a Benevento, la Napoli-Bari è in fase avanzata e nessuno credeva in questo progetto. E’ aperto il lotto Cancello-Frasso Telesino, mentre è in itinere il lotto Frasso Telesino-Telese Terme”. Poi Ferraro ha rimarcato la forte crisi che vive il sistema tessile sannita: “I nostri costruttori ci dicono che il sistema è molto carente con una rete normativa che ha aggravato la situazione”.

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