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Napoli – «Posso dire che penso sia razzismo. Io qui in città e in Italia non ho mai fatto nulla di male, non ho mai litigato con nessuno. Adesso voglio solo a stare bene poi non so se andrò via da qui». Sono queste le parole di Cissé Elhadji Diebel, il ragazzo 32enne, ferito questa notte al Vasto, alle spalle della stazione centrale di Napoli, subito dopo essere uscito dalla sala operatoria dell’ospedale Loreto Mare di Napoli. «Ho avuto molta paura, una cosa del genere non l’ho mai vista in vita mia».

È ancora scosso e ha la gamba destra completamente fasciata. Il proiettile gli ha trapassato la coscia ma «il telefono cellulare mi ha salvato. Hanno sparato tre colpi. Uno è andato a vuoto, uno mi ha colpito la gamba destra e il telefonino mi ha salvato la sinistra».

Cissé spiega di essere in Italia da 7 anni, di trovarsi bene e vivere facendo l’ambulante in via Bologna, una strada accanto alla stazione Centrale di Napoli. “Stavo andando a casa, ero fermo con i miei amici quando sono arrivati in due, senza dire nulla e hanno fatto fuoco. Non hanno detto nulla, hanno solo sparato. Non so se dopo quello che è successo voglio restare a Napoli. Io ora voglio solo guarire», ha concluso Cissè.