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E’ iniziato questa mattina a Caserta, dall’Università della Campania Luigi Vanvitelli, il tour negli atenei della regione del comitato organizzatore delle Universiadi 2019, che si terranno a Napoli e nelle altre province campane dal 3 al 14 luglio del prossimo anno. Obiettivo è non solo informare gli studenti su un evento sportivo che, nel Mondo, quanto a numeri – 18 sport per poco meno di 11mila atleti e 170 Nazioni rappresentate – è secolo solo alle Olimpiadi, ma trovare soprattutto, tra gli iscritti, la gran parte dei 10mila volontari che avranno il compito di accogliere e curare le varie delegazioni, ma anche di fare in modo che la macchina organizzativa sia efficiente.

“Senza volontari – spiega Annamaria Monca, capo della risorse umane della struttura commissariale – non è possibile organizzare un evento del genere. Da ieri è possibile registrarsi come volontari sul sito delle Universiadi. A tutti gli studenti dico di non perdere questo treno, anche perché non ripassa più”. Il testimonial Massimiliano Mandia, atleta salernitano del Gruppo Sportivo delle Fiamme Azzurre, dall’alto della sua esperienza, avendo disputato quattro Universiadi e altrettanti Campionati Mondiali Universitari nel Tiro con l’Arco, racconta di quanto sia “magnifico partecipare ad una manifestazione del genere, in cui si incontrano tante culture diverse”. Peraltro proprio la disciplina di Mandia dovrebbe disputare la finale nella Reggia di Caserta. Pietro D’Angelo, da pochi giorni campione italiano universitario di Taekwondo, studente casertano iscritto alla facoltà di Infermieristica della Vanvitelli, spiega “per il nostro territorio le Universiadi saranno un vetrina importante, e anche per lo sport che si pratica da noi”.

Il rettore dell’Università Luigi Vanvitelli, Massimo Paolisso, spiega che “l’Ateneo parteciperà non solo fornendo i volontari, ma anche un presidio sanitario, di competenza del Policlinico, che assisterà gli atleti che svolgeranno le loro gare a Caserta. Le Universiadi – prosegue Paolisso – rappresentano un’occasione che Caserta deve sfruttare. Anche perché Caserta ha la capacità e la professionalità per accogliere un gran numero di atleti, che dormiranno negli hotel della città”. Francesco Massidda, vice-prefetto componente della struttura commissariale organizzatrice, afferma che “per dieci giorni avremo gli occhi del mondo addosso”. A margine dell’incontro, lo stesso Massidda si dice fiducioso che la macchina organizzativa, messa in moto da poco tempo con la nomina nel marzo scorso del Commissario Straordinario Luisa Latella, “andrà a pieno regime per l’estate.

Di certo tra due-tre mesi fare un bilancio della stato dell’arte. I fondi ci sono, e i lavori nelle 64 strutture – ubicate in 24 comuni – che ospiteranno allenamenti e gare, stanno partendo”. Ad inizio aprile il prefetto Latella lanciò l’allarme sui tempi piuttosto stretti. “E’ vero che dobbiamo organizzare in 15 mesi un evento per cui ci vorrebbero almeno cinque anni – dice Massidda – ma dobbiamo farcela e ce la faremo”. Lo spagnolo Roberto Outerino Ouceda, Direttore dell’area Sport e Organizzazione del Comitato Organizzatore, con un passato in Nba, nella Iaaf (Federazione Interzionale di Atletica Leggera), allievo di Primo Nebiolo, proietta il video di presentazione, relativo alla città di Napoli e alla Campania, mostrato quando si è trattato di candidarsi ad ospitare l’evento.

“Questo è quanto abbiamo venduto al Mondo – dice – ora dobbiamo dimostrare di essere in grado di dimostrare al Mondo di poter organizzare un evento così particolare. Gli atleti devono ritornare a casa con un bel ricordo; per questo chiedo agli studenti di diventare volontari; anch’io ho iniziato la ma carriera di dirigente sportivo facendo il volontario alle Universiadi Invernali che si tennero tanti anni fa in Spagna; grazie a quell’esperienza mi si è aperta una carriera che io non avevo preventivato”. All’appuntamento di oggi ne seguiranno altri nelle varie università campane. Il Comitato tornerà a Caserta dopo l’estate per rendere noti altri dettagli importanti, come l’ubicazione del villaggio degli atleti, che sorgerà nella zona degli hotel, o la sistemazione dei volontari, molti dei quali arriveranno anche dall’estero; si farà il è punto anche sui lavori negli impianti casertani, come il Palavignola o lo Stadio Pinto di Caserta, lo stadio Bisceglie o il PalaJacazzi di Aversa.