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Avellino – Continua la diatriba tra il sindaco Paolo Foti e l’ex presidente del Teatro Carlo Gesualdo, Luca Cipriano. Nei giorni scorsi, il primo cittadino di Avellino, aveva lanciato delle accuse in consiglio comunale (leggi qui) nei confronti di Cipriano. Successivamente, l’ex presidente del Massimo cittadino, aveva risposto (leggi qui) alle accuse lanciate da Foti. “Definirmi contiguo alla mafia, alla camorra e alla Sicilia disprezzando una regione nobilissima – ammette il sindaco – Oppure definire consulentucoli (Terracciano e Chiauzzi, ndr.) vuol dire che sono i saltati i nervi a Cipriano. Quest’ultimo ha fatto una sceneggiata da ‘donnetta isterica’. Capisco che in sede di campagna elettorale ha bisogno di altri mezzi. Da qui la decisione di adire per vie legali per tutelare la mia persona, prima di tutto, ma sopratutto per la mia onestà e come qualcuno mi ha appellato nei giorni scorsi. Non ho mai ricevuto 416bis, anzi sono orgoglioso di averli ricevuti perchè nel bene o nel male ho amministrato. Non ho speso denaro pubblico a come mi veniva. Ho dovuto parare ad alcuni errori del passato”.