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Benevento – Riuscirà il Benevento a sfruttare la spinta emotiva del gol di Brignoli? O sarà invece l’Udinese a dare continuità alla vittoria ottenuta all’Ezio Scida di Crotone? E come andranno le cose nei confronti diretti della zona rossa? Sono tante le domande che si fanno strada alla vigilia del sedicesimo turno di campionato, per un weekend che potrebbe dire tantissimo sulle sorti delle squadre invischiate nelle sabbie mobili della graduatoria. 

I radar dei tifosi sanniti saranno ovviamente puntati sulla Dacia Arena, stadio in cui l’Udinese quest’anno ha vinto tre volte su otto senza mai pareggiare (come del resto ha fatto in trasferta). Ma a guardare bene il programma del weekend ci si rende conto che tanti spunti potrebbero venir fuori anche dallo scontro del Paolo Mazza tra la Spal di Semplici e il Verona di Pecchia, a caccia di punti per uscire dalla zona retrocessione. Entrambe sognano di approfittare dell’altra sfida tra rivali dirette, quel Sassuolo-Crotone che segnerà l’esordio di Walter Zenga sulla panchina rossoblu dopo le dimissioni di Nicola e che metterà contestualmente a dura prova i neroverdi di Iachini, che dal momento del suo arrivo ha vinto solo in Coppa Italia contro il Bari. 

E’ su questi campi che si gioca lo “scudetto dei poveri”. Quello dei “ricchi” vivrà un capitolo di rilievo stasera nella sfida che mette in palio punti preziosi per il Tricolore tra Juventus e Inter all’Allianz Stadium. Ebbene sì, la serie A è anche questo: guardare le sfide al vertice pensando a chi, come il Benevento, sogna imprese impossibili. Perché dopo il gol di Brignoli la sensazione diffusa – magari illusoria – è che nessuna opzione sia da scartare. Basta fare la conta delle persone che dopo l’inzuccata del portiere sannita danno ancora per spacciata la Strega. In tanti di voi si saranno resi conto che sono diminuite considerevolmente, nonostante il divario dalle rivali resti ampio. Insomma, c’è un pizzico di paura in più a definire spacciata la squadra giallorossa, sentimento reso palese anche dalle recenti dichiarazioni di Oddo.  Chiamatela pure esaltazione, leggerezza o più semplicemente – almeno per quel che attiene il Sannio – voglia di vivere un campionato che fino a una settimana fa aveva visto il Benevento prodursi nel più classico “vorrei ma non posso”.