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Napoli – Il Comune di Napoli ha deciso di fare cassa. Nel suo bilancio di dissesto prova a mettere in piedi un programma che possa in qualche modo far rientrare soldi nelle casse. Come? Tassando qualcosa che in città si sta rianimando, ovvero i turisti. Ecco allora che Palazzo San Giacomo ha deciso di tassare i bus turistici. Arriva dunque la tassa per sostare in città dedicata ai pullman delle compagnie di linea autorizzate che accompagnano i visitatori nei suggestivi tour per le vie di Napoli. Così le imprese dovranno  pagare una tariffa annuale in funzione dei metri quadrati occupati dai mezzi, sulla scorta del preziario Cosap  In media per un posto bus al centro storico si pagherà circa 5mila euro all’anno per ogni bus, ossia 3-400 euro al mese. A questi diritti occorre versare anche quelli di istruttoria per le pratiche da avviare e chiedere l’autorizzazzione alla sosta. Si tratta di norme che tendono a colpire i bus turistici che fanno percorsi guidati fisso e giornalieri come il Napoli City Sightseeing, il bus rosso a due piani scoperto, o il Tramvia, che collega il Porto a Pompei e al Vesuvio, come riporta il quaotidiano Il Mattino. «Il nostro obiettivo – spiega Nino Simeone, presidente della commissione Mobilità – è di regolamentare l’ingresso e l’uscita dalla città dei bus turistici, per garantire a tutti parità di trattamento. Con il nuovo regolamento le compagnie dovranno fornire precisi programmi sugli itinerari effettuati, gli orari e i tariffari. Basta abusivismo selvaggio. Non è possibile vedere decine di autobus privati vagare per la città, e parcheggiare senza problemi dove vogliono».