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«I sondaggi li hanno sbagliati quasi tutti. Forse porteranno bene». Così Enrico Rossi, Governatore della Toscana, questo pomeriggio all’incontro organizzato nel comitato elettorale di Leu alla presenza dei candidati irpini, Antonio Caggiano alla Camera nel collegio Alta Irpinia, Anna Maria Pascale, nel collegio cittadino, Alfredo Cucciniello, candidato al Senato e Giancarlo Giordano, capolista alla Camera.

«I cittadini – ha continuato Rossinon si esprimo quando si fanno i sondaggi. Moltissimi si riservavano si votare in cabina elettorale. Sono impegnato in politica dal secolo scorso, ma alcune cose mi meravigliano: andando un po’ in giro per l’Italia alle nostre riunioni, nelle ore più impensate partecipano decine e decine di persone. Esiste una militanza per un soggetto politico della sinistra: sono persone che si sentono attratte da una proposta di una sinistra radicale, nel senso che vuole il cambiamento, la trasformazione più profonda della società. Tutto questo mi fa pensare che avremo un risultato elettorale soddisfacente e che dopo il 5 marzo cominceremo a discutere di come dare vita ad un partito della sinistra in Italia che sia autonomo, forte e diffuso su tutto il territorio nazionale. La nostra ambizione non è solo elettorale, portare in parlamento qualche deputato o senatore, ma fondare un partito della sinistra che vorrei si chiamasse partito del lavoro».

Per Rossi, «in questi anni il rapporto si è sbilanciato tutto a favore del capitale e bisogna riequilibrarlo. Serve un partito che si ispiri agli ideali del socialismo ma che non sia esclusivo, penso al valore di alcuni temi  della dottrina sociale della Chiesa che non dice che il profitto deve prevalere su tutto il resto ma è la persona che deve valer prima di tutto: ci sono tre diseguaglianze su cui fare un focus e concentrare l’impegno della sinistra: la diseguaglianza sociale, nel mondo del lavoro, i cui diritti sono sempre più compressi, la precarietà cresce come la mancanza di lavoro; la seconda diseguaglianza è quella che si accentua sempre di più tra Nord e Sud e poi all’interno di questa diseguaglianza c’è la diseguaglianza tra le grandi concentrazioni e le aree interne. Noi dobbiamo portare in parlamento un gruppo agguerrito di deputati e di senatori che su questi temi possano dare battaglia politica e poi vogliamo dare battaglia politica anche nella società come movimento politico: il paese ha bisogno di una forza politica di sinistra».

Rossi si è soffermato anche sul caso ecoballe: «Era stata fatta da parte del Governo Renzi una grossa scommessa per smaltire le ecoballe. Al di là del dovuto garantismo per cui si attendono gli esiti delle indagini, mi sembra che emerga che il direttore della Sma, nominato direttamente dal presidente della Regione, avrebbe dovuto risolvere i problemi ma è lui stesso il problema. La dinasty familiare ha oscurato questo aspetto. Questo è il primo punto politico che denota il fallimento di questa operazione. Il presidente De Luca ha fallito la nomina e dovrebbe assumersene la responsabilità. E’ un dato politico importante. In Toscana se facesse una cosa di questo tipo gli farebbero vedere i sorci verdi. Non basta dire chi sbaglia paga. E’ singolare poi che un assessore all’ambiente si occupi delle ecoballe: non ha nulla a che vedere con il suo mandato istituzionale. Ci aspettiamo che parli Renzi».