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Non dimenticare è un dovere: a Giuseppe Di Matteo il nome dell’impianto sportivo di Coperchia, a Pellezzano”. Lo annuncia Francesco Morra, sindaco di Pellezzano, in provincia di Salerno, e presidente facente funzioni dell’Anci Campania. “La notizia della scarcerazione di Giovanni Brusca, l’uomo che ordinò il rapimento, la prigionia e infine l’atroce omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, ha riaperto – spiega il primo cittadino del Comune del Salernitano – ferite mai chiuse. Brusca è libero grazie a una legge voluta da Giovanni Falcone, legge che ha consentito alla giustizia italiana di penetrare i vertici della mafia, ma che oggi ci obbliga a non abbassare la guardia e, soprattutto, a non smettere di ricordare. Nessun percorso normativo può e deve cancellare memoria. È la grande sfida che abbiamo”. “Per questo, pochi giorni fa – prosegue Morra – a seguito dell’incontro tenutosi con don Maurizio Patriciello e accogliendo la proposta degli studenti dell’istituto comprensivo di Pellezzano, abbiamo deliberato come giunta comunale di intitolare l’impianto sportivo di via Rago, a Coperchia, proprio a Giuseppe Di Matteo. Un luogo di sport, di vita e di comunità che porterà per sempre il nome di un innocente, vittima della ferocia mafiosa. È un atto simbolico, ma anche concreto, perché ogni campo, ogni via, ogni scuola che porta il nome di chi è stato ucciso dalla mafia diventa presidio di memoria e di legalità. Ricordare Giuseppe non è solo un atto di pietà, ma un impegno civile. Ed è il modo più autentico per rendere giustizia a chi la mafia ha cercato di cancellare”.