Come ogni campagna elettorale che si rispetti, c’è un ‘cavallo di battaglia’ su cui catalizzare l’attenzione dei cittadini. E con l’approssimarsi delle Elezioni Regionali in Campania previste per Novembre 2025, i politici sanniti hanno già fatto ben intendere quale sarà il loro ‘cavallo di battaglia’.
Stiamo parlando della linea ferroviaria che dovrebbe collegare Benevento a Napoli, via Cancello. La tratta storica che fu di Perrotta, conosciuta anche per la partenza nel capoluogo sannita dalla Stazione Appia, famosa anche come ‘la stazione di cartone’.
Di cartone, come le promesse elettorali degli ultimi dieci anni. Un collegamento, Benevento – Napoli, fermo al palo dal lontano 2019 per il riammodernamento della tratta. La consegna dei lavori prevista originariamente ad Ottobre 2022 si è procrastinata per anni, a Marzo 2025 l’inaugurazione della nuova stazione Appia, ma dopo tre mesi i treni restano ancora fermi e addirittura si vocifera che non partiranno prima del 2026.
E la politica sannita? Assente ingiustificato. Non è una questione di colori. Ma di degno. Negli ultimi giorni da Mastella, passando per Rubano e Barone, scomodando anche Zinzi e Salvini, tutti di colpo interessati alle sorti della tratta ferroviaria Benevento-Napoli.
“Ricordiamo a Mastella che le competenze della ferrovia Benevento-Napoli sono della Regione Campania”. Uno. “Prendo atto che Matteo Salvini fa filtrare, un sostanziale ‘rivolgetevi ad altri’, circa i problemi della Valle Caudina”. Due. “La situazione della linea ferroviaria della Valle Caudina è ormai simbolo di una paralisi, tanto sul piano tecnico quanto su quello politico. Depositerò un’interrogazione parlamentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere chiarezza sulle criticità ancora irrisolte”. Tre. “Chiedere conto, con una interrogazione, al ministro Salvini di una questione di esclusiva competenza e responsabilità della Regione Campania significa fare il gioco del Pd e di De Luca”. Quattro. E potremmo continuare ancora.
Tutti contro tutti. La classica tecnica dello scaricabarile. Quella famosa tecnica della politica che non ha certo l’obiettivo di trovare una soluzione, ma vuole solo sfruttare il problema per scaricare la responsabilità sull’avversario di turno ed accreditarsi agli occhi dei cittadini.
Nel frattempo però migliaia di lavoratori, studenti, pendolari vari, continuano a vivere quotidianamente il disagio di un collegamento verso il capoluogo di regione che si fa sempre più complicato. E mentre continua il proliferare delle assunzioni ‘familistiche’, resta il dubbio su quello che sarà il destino della tratta ferroviaria più ‘promessa’ in assoluto.
Basta promesse! I cittadini sono stanchi di essere presi in giro. E lo siamo anche noi, professionisti dell’informazione, stanchi di fotografare e raccontare parate e inaugurazioni in pompa magna, ma anche conferenze stampa che hanno solo fini elettoralistici.
E’ assurdo che la politica si sveglia solo adesso, ancora una volta, alle porte di una nuova competizione elettorale. Servono soluzioni. Non solo slogan. Altrimenti diteci chiaramente che non ne avete. E noi faremo finta di continuare a credere che “Uh, ‘u ciuccio vola!”.