Tempo di lettura: 2 minuti

Non era vero nulla nessuno incappucciato; nessuna aggressione a sfondo sessuale; nessun attacco pedofilo.

Il racconto della ragazzina che il 16 giugno nella mattinata aveva descritto una aggressione ai suoi danni su una pubblica via di un centro della Valle Caudina era semplicemente inventato di sana pianta.

La ragazzina aveva inventato una trama da film dell’orrore semplicemente per poter giustificare in qualche modo il ritardo nel presentarsi alla seduta d’esame di terza media.

Il racconto, raccolto dai genitori giustamente allarmati, che avevano poi presentato una formale denuncia nella stessa giornata ai Carabinieri della Compagnai di Montesarchio, è stato smontato pezzo per pezzo dai militari della Benemerita. Mentre nella cittadinanza caudina si era diffuso un grande allarme per quello che secondo la denuncia, era un vero e proprio inedito in quanto ad aggressione pubblica in pieno giorno in un centro abitato di una ragazzina indifesa che stava andando a scuola, i Carabinieri avevano inviato le indagini avendo però maturato sin da subito le proprie perplessità rispetto ad alcune incongruenze nella narrazione. Le indagini dei Carabinieri  guidate dalla Comandante Virginia Coni si erano subito indirizzate nel raccogliere testimonianze da parte di chi poteva trovarsi sul luogo della presunta aggressione, nonchè a raccogliere le immagini delle videocamere di sicurezza della zona dell’asserito crimine, ma non avevano dato alcun riscontro oggettivo. Alla fine i Carabinieri si sono convinti che il racconto era fasullo e cosi, messa alle stretta con tutto il dovuto riguardo e le cautele del caso, hanno finalmente ricavato dalla viva voce della presunta vittima la confessione che si era trattato di un modo piuttosto fantasioso per giustificare da parte sua il ritardo nel presentarsi a scuola. La vicenda si è dunque conclusa con una ramanzina all’adolescente, peraltro non punibile in considerazione dell’età.

Grande sollievo nella pubblica opinione della Valle Caudina rispetto all’esito delle indagini  che ha cancellato un vero e proprio incubo. Sincero ringraziamenti da parte della pubblica opinione all’Arma dei carabinieri e alla comandante d della Compagnia che ha guidato le indagini.

Leggi anche

‘Attenzioni’ nei confronti di una adolescente: è caccia ai due uomini incappucciati