La stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Partenio di Avellino, organizzata dal Teatro Pubblico Campano, si presenta come un percorso emozionante e ricco di sfumature, in cui convivono narrazione epica, riflessione contemporanea, grande comicità e teatro d’autore.
Da ottobre ad aprile, il palcoscenico del capoluogo irpino ospiterà alcuni tra i nomi più amati del teatro italiano, accanto a spettacoli di forte intensità emotiva e culturale. Un cartellone costruito con cura, pensato per incontrare i gusti di un pubblico eterogeneo, ma unito dall’amore per la qualità e la bellezza della scena.
La campagna abbonamenti inizierà giovedì 10 luglio con diritto di prelazione fino a venerdì 1° agosto. Dopo la pausa estiva la conferma degli abbonamenti riprenderà lunedì 8 settembre fino venerdì 12 settembre. La vendita per i nuovi abbonati inizierà giovedì 18 settembre e proseguirà fino a inizio stagione.
La stagione teatrale parte dal mito con l’inaugurazione affidata ad Alessio Boni, protagonista di Iliade – Il gioco degli dei, in scena sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025. Lo spettacolo, scritto da Francesco Niccolini, è una potente riscrittura contemporanea del poema omerico, dove la guerra di Troia si fa specchio eterno delle nostre contraddizioni. Boni, anche regista insieme a Roberto Aldorasi e Marcello Prayer, guida lo spettatore in un viaggio dentro l’umano e il divino, tra potere, destino e bellezza tragica.
Il primo fine settimana di novembre, sabato 1 e domenica 2, vedrà in scena Carlo Buccirosso con Qualcosa è andato storto, testo da lui scritto e diretto. Una commedia ironica, a tratti amara, che racconta le difficoltà di chi cerca di rimanere onesto in un mondo sempre più inclinato al compromesso.
Ancora a novembre, il 22 e il 23, e poi il 31 gennaio e il 1° febbraio, Peppe Iodice porta in scena Ho visto Maradona, spettacolo esilarante e profondo, in cui l’idolo calcistico diventa pretesto per raccontare sogni, delusioni, cadute e rinascite. Un testo scritto insieme a Francesco Burzo e Marco Critelli, diretto da Francesco Mastandrea, che fonde ironia partenopea e malinconia universale.
Il 6 e il 7 dicembre sarà la volta di Le Prénom – Cena tra amici, commedia francese di grande successo firmata da Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière. Un cast di straordinario affiatamento, Aldo Ottobrino, Lisa Galantini, Alberto Giusta, Davide Lorino, Elisabetta Mazzullo, ci accompagna tra battute taglienti e riflessioni pungenti su amicizia, identità e pregiudizi, sotto la regia di Antonio Zavatteri.
Il nuovo anno si apre con due spettacoli che dialogano con la tradizione. Geppy Gleijeses, insieme a Lorenzo Gleijeses, Chiara Baffi e Peppe Lanzetta, porta in scena, il 10 e 11 gennaio, Napoli Nobilissima, due atti unici di Raffaele Viviani: Don Giacinto e La musica dei ciechi. Due perle del teatro partenopeo che raccontano un’umanità fragile e potentemente viva.
Il weekend successivo, 17 e 18 gennaio, risate assicurate con Biagio Izzo e la sua irresistibile comicità in Finché giudice non ci separi, una commedia scritta da Fornari, Maia e Sinopoli, diretta da Augusto Fornari, che riflette con leggerezza e intelligenza sulle dinamiche di coppia.
Francesco Procopio e Giancarlo Ratti saranno protagonisti, 28 febbraio e 1° marzo, di Grisù, Giuseppe e Maria, testo di Gianni Clementi che mescola ironia, tenerezza e spiritualità, sotto la regia di Pierluigi Iorio.
A marzo, 14 e 15, Sergio Assisi presenta Mi dimetto da uomo, scritto insieme a Simone Repetto. Un monologo ironico e brillante che riflette sull’identità maschile e le trasformazioni della società contemporanea.
Chiude il mese, 28 e 29 marzo, Jucature di Pau Miró, una pièce intensa e grottesca sull’amicizia, il gioco e il destino, con Antonio Milo e Adriano Falivene, diretti da Enrico Ianniello
La stagione si concluderà in bellezza ad aprile, 11 e 12, con Lina Sastri in Voce ’e notte, spettacolo-concerto in cui si intrecciano musica, poesia e memoria. Un omaggio alla Napoli notturna e profonda, che sa cantare anche il dolore con struggente bellezza.
Una stagione teatrale da vivere insieme, un invito alla condivisione, all’ascolto, al piacere di ritrovarsi nel buio di una sala, illuminati dalla potenza della parola, del gesto e della musica. Una programmazione pensata per chi ama ridere, pensare, emozion