“Posso affermare, senza timore di essere smentito, che i cittadini delle aree interne rivendicano le stesse opportunità offerte a chi abita altrove.” – così in una nota Lucio Ferella, candidato alle Elezioni Regionali con Alleanza Verdi Sinistra Italiana.
“Sono nato, cresciuto e ho scelto di restare a Baselice, nel cuore del Fortore, e vi assicuro che non siamo interessati a nessuna forma di assistenzialismo né accompagnamento. Non siamo una malattia da curare.
Ma la situazione deve cambiare. Perché trent’anni fa quando uscivo dal liceo, che si trova a 15 km da casa, spesso facevo l’autostop per non rientrare dopo ore aspettando l’unico autobus. E oggi? La situazione è quasi identica, perché chi sceglie di andare al classico o allo scientifico, entrambi in un raggio di venti chilometri, per lo più deve accollarsi la spesa del trasporto privato o essere accompagnato dai propri genitori. Oggi chi decide di studiare a Benevento o Campobasso, circa ad un’ora di macchina, deve prendere in considerazione obbligatoriamente il convitto, o in generale le spese di un posto letto.
Venticinque anni fa ho scelto di studiare all’Università a Napoli, ebbene il lunedì si partiva con l’autobus alle 5, per arrivare alla stazione Garibaldi alle 9 passate e se tutto filava liscio arrivavo in aula a seguire i corsi alle 10.30, ovviamente con valigione a corredo, tra panni puliti e cibarie. Oggi? Non è cambiato nulla, stesso autobus e orari. Ma se prima avevi la possibilità di prendere il treno la domenica sera a Benevento, ora dovremo aspettare il 2027 per riavere questa possibilità.
Per le scuole dell’obbligo sopperiscono quasi sempre i Comuni, con fondi di bilancio. Sono stato sindaco e vi garantisco che i fondi a disposizione sono sempre di meno e per assurdo non possono essere usati per i ragazzi dai 16 anni in su. Che facciamo, gli diciamo di rimanere a casa e non completare gli studi?
Per il Fortore, per il diritto allo studio, chiediamo semplicemente le stesse opportunità che hanno le studentesse e gli studenti del resto della Campania: vorremmo che i trasporti ci fossero, innanzitutto, e poi che fossero gratis come per tutti gli studenti campani.
La soluzione non è poi così irraggiungibile. La Regione deve farsi carico dei trasporti scolastici anche nelle aree interne, fornendo tutte le risorse economiche necessaria affinché i Sindaci, che conoscono molto bene la realtà che amministrano, possano organizzare trasporti scolastici utili e efficienti ritagliati sulle effettive necessità dei propri giovani. E non occorrono flotte di autobus, ma finanziare i Comuni con le somme necessarie per assicurare il diritto allo studio a tutti, senza limiti d’età, e consentire di farlo attraverso il piccolo tessuto imprenditoriale locale che ancora sopravvive”.
























