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Caserta – Il poltronificio non si ferma. Il Consorzio Idrico Terra di Lavoro ha proceduto stamane a votare il rinnovo del Consiglio di Amministrazione nonostante i dossier presentati in Prefettura sulla gestione a dir poco allegra degli ultimi anni e a dispetto delle accuse di “carrozzone politico” e “ente inutile da sciogliere” arrivate dal presidente della Provincia, il forzista Giorgio Magliocca, e dal commissario provinciale del Partito Democratico, Franco Mirabelli.

Mentre il prefetto Raffaele Ruberto si faceva scudo della normativa e come un Pilato moderno demandava la gestione delle denunce presentate dal presidente del Consiglio dei revisori, Vincenzo Piscitelli, al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, senza dare il minimo peso alla mole di polemiche che si sono scatenate tra l’opinione pubblica, le istituzioni e la stampa, i membri dell’Assemblea dei soci del Consorzio Idrico si apprestavano a votare senza il minimo scrupolo, riconfermando presidente l’ex sindaco di Carinola, Pasquale Di Biasio, che ha superato i dieci anni di attaccamento alla poltrona nonostante la voragine finanziaria perpetrata sotto la sua gestione.

Ma si sa, questi enti servono solo per dare una carica a chi non ha potuto riceverla tra quelle delle classiche istituzioni. E allora il campo si apre alla guerrilla politica scatenata dall’ex dimissionario, poi tornato sulla poltrona di sindaco, Antonello Velardi che voleva far saltare tutti gli accordi perché non gli è stato concesso il secondo revisore dei conti in quota Marcianise. Proprio lui che ha fatto passare le sue dimissioni per un gesto d’onore contro chi continua a professare la becera, vecchia politica!

Ma stavolta il buon Velardi non l’ha spuntata. Avrà trovato nel Consorzio vecchie volpi molto più astute di lui. Già nota la carica di vicepresidente dell’Idrico, con la nomina di Carmine Palmieri, in quota al consigliere regionale di Forza Italia Massimo Grimaldi, il Consiglio è stato composto da Domenico Iovinella di Sant’Arpino, pidino indicato da Stefano Graziano, Vitaliano Ferrara di Sparanise portato dal consigliere regionale Giovanni Zannini e Pietro Crispino di Marcianise, in quota, neanche a dirlo, al sindaco Velardi.

Eletti anche i membri del Collegio dei revisori dei conti con presidente Domenico D’Agostino di Carinaro; componenti Agostino Napolitano di Cancello ed Arnone e Carlo Benincasa di Portico di Caserta.

Mentre il governatore De Luca si raccapezza per prendere una decisione seria e ponderata su un ente deficitario da qualsiasi punto di vista, le poltrone vengono sapientemente occupate e, stando al giudizio di chi vi è abituato, diventano ogni anno più comode. Con buona pace dei cittadini onesti che pagano le tasse per tenere in piedi questi catafalchi.