Benevento – Un ricordo doloroso e potente, che il tempo non può scalfire. Giovanni Salemme, il 28enne beneventano che il 20 luglio dello scorso anno perse la vita in un incidente stradale nei pressi di contrada Piano Cappelle, è sempre presente nella mente non solo dei familiari più stretti e degli amici, ma anche di quanti lo stimavano ed erano legati a lui da una semplice frequentazione occasionale.
Lo testimonia il fatto che alla presentazione di un libro di sue poesie oggi la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori che ospitava l’evento si è rivelata insufficiente a contenere il desiderio dei tanti che volevano dimostrare il loro affetto a una persona speciale. Raramente la Sala Consiliare dove si riunisce il Consiglio provinciale è stata infatti così affollata. Molti non hanno potuto accedervi; la stessa antisala era stracolma di persone, tanto che qualcuno si è dovuto addirittura accomodare sull’imponente scalone.
Tullia Bartolini, che ha curato la pubblicazione, ha illustrato l’iniziativa: “E’ un libro che ci restituisce Giovanni, un modo per essere ancora con lui”.
Poi il docente ha voluto rimarcare i valori che hanno animato la vita di Giovanni: “Ci ha insegnato che i giovani non devono rassegnarsi e abbandonare i propri sogni. Era un assiduo frequentatore di musei e ha effettuato scelte coerenti con quelle dello studio, la cultura umanistica e letteraria”. Sono intervenuti poi i suoi amici e conoscenti che lo hanno definito un esempio di resilienza e hanno sottolineato la forza della famiglia.