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Ora la depurazione si ferma davvero. I capi impianti e i responsabili della depurazione hanno comunicato che in seguito allo stato di agitazione degli operai e di conseguenza con la chiusura degli impianti potrebbero esserci, una volta saturata la capacità di accumulo dei reflui, sversamenti con grave impatto e danno ambientale.

Negli impianti inoltre vengono coinvogliati anche i reflui civili. Oggi i lavoratori hanno fermato la depurazione dopo l’assemblea di ieri. Chiedono gli stipendi arretrati da tempo promessi dalla dirigenza dell’Asidep e l’affidamento del servizio di depurazione ad Irpiniambiente. A Nusco questa mattina era già tutto fermo. Nei prossimi giorni la protesta continuerà in altri impianti. I danni per l’ambiente e per aziende potrebbero essere disastrosi.

Gli operai lamentano che il presidente Asidep non ha dato seguito alla sospensione della gara per per l’affidamento del servizio depurazione e neppure intavolato trattative con Irpiniambiente.

Gli stipendi non si vedono: “Tutto ciò non ci meraviglia più visto che tutti gli impegni sottoscritti da ASI sono puntualmente disattesi o con soluzioni tappabuchi, vedi pagamento stipendi, (su quattro mesi ed altro che i lavoratori devono ricevere), è stato erogato un misero acconto sul mese di agosto …mentre lo stesso Pisano si era impegnato per pagare almeno uno stipendio all’indomani del 15 novembre (tavolo Prefettura).

Intanto – accusano i lavoratori – i proventi del servizio svolto da ASIDEP sono utilizzati per pagare solo i lauti stipendi dei dipendenti ASI e della miriade di consulenti a servizio dell’ente. Cos’altro vogliono ancora dai lavoratori, che per senso di responsabilità hanno ritirato lo sciopero e stanno costringendo le proprie famiglie a vivere nell’incertezza del futuro e nella povertà economica dell’immediato?”.