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Avellino – “E’ stata una settimana durissima. Di certo perdere le due partite più attese non fa piacere a nessuno. A me ha fatto male il doppio oltre al tecnico sono anche irpino. Da qui il mio comportamento sbagliato verso un tifoso (leggi qui). Non ho reagito bene e mi sento di chiedere scusa. In questo momento, però, mi sento di dire che abbiamo perso la battaglia ma non la guerra. Ai tifosi che sono arrabbiati e delusi dico di starci accanto. I conti li faremo alla fine”. E’ la premessa di Walter Novellino alla vigilia del match contro il Pescara.

L’abbraccio con Taccone e le dimissioni – “E’ simbolico per tutti. Il nostro obiettivo ora è conquistare quanto prima la salvezza. La mia dignità, ad oggi, mi impone di condurre la squadra alla salvezza quanto prima. Di certo non voglio dare le dimissioni per far affondare la squadra. Non voglio crearmi alibi, ma non dimentichiamo tutti gli infortuni. Detto ciò, ripeto, resto al mio posto a combattere”.

Ardemagni, Castaldo e D’Angelo – “Matteo è un giocatore importante – ammette – Ha solo bisogno di liberare la mente per ritrovare il gol. Quanto all’assenza dei due senatori nel derby è vero sono stati criticati, ma ognuno di loro ha dei motivi validi per giustificare l’assenza. Da qui alla fine, sono convinto, daranno il loro contributo per l’obiettivo finale”.

Assenza di personalità – “Devo tornare sul derby – ammette Novellino – Se fossi stato ancora calciatore e avessi visto Minala andare a sfottere i miei tifosi, lo avrei preso e lo avrei cacciato via. Probabilmente, la squadra, manca di personalità e carattere calcistico. In questo momento, però, non ho paura di affrontare il Pescara. Il nostro obiettivo, ora più che mai, sono i tre punti. Ora più che mai conteranno le palle”.

Morosini – “Contro la Pro Vercelli, potrebbe, essere dei nostri ma solo in panchina”.