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La lettera aperta di Antonio de Lieto, Segretario generale di Federazione Sicurezza e Difesa (F.S.D.) sulle barriere architettoniche.

“Sono a chiederle cortesemente quanto di seguito: si ritiene importantissimo ed urgente,
che il Comune di Avellino affronti con estrema decisione, il problema della eliminazione di
tutte le “barriere architettoniche” esistenti. È necessario recuperare i decennali ritardi delle
Giunte precedenti, che ben poco hanno prodotto in materia di abbattimento di tutti i tipi di
ostacoli che non consentono ai cittadini, in condizioni di disabilità, di fruire appieno dell’accesso a tutti gli edifici pubblici e privati, di muoversi agevolmente in tutti i luoghi pubblici e di accedere a tutti i locali pubblici, impossibilitati, dunque, a godere di quanto il Comune offre.

Lo scrivente, quale segretario generale nazionale e legale rappresentante della F.S.D., ritiene doveroso che questa Amministrazione presti ancor più attenzione ai disabili nell’eliminare tutte le barriere architettoniche, è un dovere di qualsiasi società civile. I diversamente abili non sono solo limitati nella loro mobilità sul territorio a causa del traffico e delle soste abusive, ma possono trovare difficoltà anche nelle più semplici operazioni della vita quotidiana, come attraversare la strada, utilizzare un servizio igienico pubblico o imbucare una lettera: questo perché scarseggiano gli scivoli, gli avvisatori acustici o la cassetta della posta è posizionata troppo in alto. I disabili devono avere il pieno diritto a muoversi agevolmente, ovunque.

Il Comune di Avellino deve, in sintesi, varare una campagna dei diritti, a sostegno di chi subisce quotidianamente torti e limitazioni. Alla luce di quanto sopra, si chiede l’istituzione di una specifica commissione, con la presenza di tutte le associazioni presenti sul territorio comunale, operanti nel vasto settore della “disabilità”, oltre ai tecnici ed alle varie figure professionali, dei vari settori del Comune, con il compito di stilare, in tempi rapidissimi, una mappa di tutte le “barriere architettoniche” presenti, negli edifici pubblici, locali pubblici, marciapiedi, vie, piazze, ecc. ecc. Il Comune, in seguito alla “mappa” stilata dalla commissione di cui trattasi, adotterà le iniziative che riterrà più opportune”.