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Sale a quattro il numero degli iscritti nel registro degli indagati a seguito della caduta in una scarpata di un autobus all’altezza che viaggiava sulla A16 in direzione Roma, tra i caselli irpini di Vallata e Lacedonia, dopo aver evitato l’impatto con cinque auto bloccate sulla carreggiata in seguito ad un tamponamento.

Nell’incidente ha perso la vita un giovane ivoriano, Malick Fall, alla guida di una delle quattro auto su sui viaggiavano altri giovani nordafricani diretti ai mercati della provincia di Napoli.

La procura di Benevento contesta il reato dell’omicidio stradale al conducente del pullman G.S. e al direttore del VI tronco di Aspi R.O, e ai funzionari P.G., M.G.F.

Dunque, oltre al 63enne della provincia di Roma, difeso dall’avvocato Guerino Gazzella, che era alla guida del pullman, nell’elenco figurano anche tecnici e addetti di Autostrade: in particolare un 56enne, un 63enne ed un 69enne di Cassino e Roma, assistiti in questa fase dagli avvocati Maria Manna e Pasqualina Renzi. 

Omicidio stradale e lesioni colpose gravissime le ipotesi di reato contestate nell’avviso di garanzia che il pm Chiara Maria Marcacchio ha spedito a tutti, e alle parti offese, per consentire la nomina di un proprio consulente, in vista dell’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima, che affiderà al medico legale Emilio D’Oro il 21 giugno.

Bus in scarpata, autista indagato per omicidio stradale colposo e lesioni plurime