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“La candidatura di Antonio Gengaro è prodotta da un atteggiamento di grande sensibilità e altruismo della Segreteria provinciale del Pd, totalmente opposto ai toni utilizzati dallo stesso in una conferenza stampa di qualche settimana fa”.

Lunga conferenza stampa del consigliere regionale dem Maurizio Petracca, convocata a pochi giorni dall’ufficializzazione del candidato sindaco del campo largo, per chiarire tutto il percorso lungo più di un anno che ha portato alla condizione odierna.

Che si parta con il piede sbagliato, in un certo non lo nega lo stesso Petracca, attaccando frontalmente anche il deputato Michele Gubitosa che “si rende protagonista di interviste a tratti sgrammaticate a tratti contraddittorie tra loro”.

E’ il momento di evitare prove muscolari e superare la fase travagliata che ha portato a questa candidatura decisa dal vertice romano, ma a condizione che si torni in una cornice di rispetto dei partiti e di umiltà, senza presunzioni senza luogo. Perchè voglio ricordare a Gengaro- aggiunge perentorio Petracca- che nonostante l’evocazione delle mattonelle del corso ( il riferimento sempre alla conferenza stampa di Gengaro) i candidati sindaco non li fa il popolo che è chiamato ad esprimere un giudizio attraverso il voto delle proposte dei partiti”.

Tanti i passaggi della conferenza stampa in cui il consigliere regionale critica aspramente i modi utilizzati dal candidato sindaco, ricordandoo che “la politica insegna ce chi divide non viene premiato”.

E tornando indietro Petracca ricorda come il percorso del campo largo sia stato complicato dalla rinuncia dalla candidatura a sindaco di Benny De Maioper motivi di salute e non altro come qualcuno continua a dire. L’unica altra proposta portata al tavolo successivamente è stata quella del Prefetto Cannizzaro, declinata dal diretto interessato per ragioni personali. Poi tutti gli altri nomi che ho letto nei mesi sulla stampa sono stato frutto di ricostrizioni mai riscontrare al tavolo delegato”.

Petracca elogia anche il ruolo del Segretario provinciale Nello Pizza, “animato sempre da grande senso di disponibilità ed equlibrio, tanto che a un certo punto è stato portato il suo nome al tavolo. Da Roma, tuttavia, hanno deciso di virare su un candidato che rappresenta la minoranza del partito, tra l’altro proposto dell’Associazione Controvento. Ma del resto l’atteggiamento della Segreteria nazionale è cristallizato dalle  dichirazioni di queste ore di Elly Schlein, che stoppa tutte le le discussioni sulle candidature alle Europee perchè, dice decido io e la mia Segreteria”

Per Petracca l’unità non si fa con le imposizioni ma si pratica con il rispetto di tutti. Ed allora arriva il ringraziamento e l’elogio al gruppo consiliare Pd “che per 5 anni ha osteggiato in Consiglio comunale il sindaco Festa con grande difficoltà ma sempre a testa alta. Per questo- avverte Petracca- non si può pensare di non tenere questo di questa esprienza e queste personalità”.

E qui arriva il nuovo avvertimento a Gubitosa “che due anni fa alle politiche andò a chiedere i voti al sindaco Festa. E chiedo anche a Gengaro: cosa pensa dell’onorevole Gubitosa e di quanto sta dichiarando in queste ore?”.

Una serie di chiarimenti che per Petracca erano doveroso per superare le criticità e le divergenze degli ultimi tempi e cercare di andare avanti davvero uniti. “Perchè io non sono come qualcuno che in passato diceva di essere del Pd ma voi votava diversamente. Io rispetto le decisioni del mio partito a condizione che ora tutti, a partire lavorino per l’obiettivo comune, fermo restando una coalizione eterogenea con sensibilità diverse”.