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E’ stato utilizzato per la prima volta presso l’azienda ospedaliera Moscati di Avellino un dispositivo salvavita, denominato “Life-Vest” (giubbotto di salvataggio). Si tratta di un defibrillatore indossabile, che consente di mettere temporaneamente al sicuro da aritmie potenzialmente minacciose per la vita, pazienti affetti da patologie acute ad alto rischio. E’ stato applicato dal team di Elettrofisiologia dell’Unità Operativa di Cardiologia-Utic, diretta da Tonino Lanzillo, a una 39enne di Pratola Serra, affetta da cardiomiopatia peripartum. Il cuore della donna sarà monitorato 24 ore su 24 per circa un mese e tutelata da un eventuale improvviso arresto cardiaco. 

Il dispositivo, che si indossa agevolmente come un corpetto al di sotto dei normali indumenti, è dotato di un trasmettitore che comunica in tempo reale al centro cardiologico le eventuali anomalie del ritmo che si registrano durante la giornata ed è in grado di riconoscere aritmie mortali e di trattarle mediante l’erogazione di una o più scariche elettriche che ripristinano il ritmo cardiaco normale. «Il giubbotto di salvataggio – spiega Lanzillo – è collegato con elettrodi al torace e, in caso di aritmia, avverte con un bip che sta per partire una scarica, che può essere bloccata dallo stesso paziente. Ma se quest’ultimo dovesse essere incosciente, dopo 30 secondi dal segnale, parte la scarica salvavita».