“Ci sono due fenomeni preoccupanti che emergono dalla presentazione delle liste in provincia di Avellino per il rinnovo di tante amministrazioni comunali”.
Lo sottolinea Roberto Montefusco, Segretario provinciale di Sinistra Italiana:
“Per carità, non nuovi, ma che oggi acquisiscono dimensioni francamente impressionanti.
Da una parte il proliferare di liste in piccolissimi comuni (anche cinque in realtà di meno di mille abitanti), con candidati chiaramente alla ricera di permessi e congedi elettorali, dall’altra competizioni in cui è presente una sola lista, senza competitori, se non la ricerca del quorum.
Sia nel primo che nel secondo caso scompare la politica, scompare qualunque dibattito sul destino di quelle comunità.
E rischia di scomparire, in fondo, il senso della democrazia stessa.
Certo, tutto questo ha a che vedere con il lungo ciclo della crisi dei Partiti, della democrazia di massa, della partecipazione. Temi su cui tanto si è detto e scritto in questi anni.
Ma c’è anche il fattore, più specifico, dello svuotamento del serbatoio democratico delle nostre comunità.
Perché spopolamento ed emigrazione comportano anche questo.
Se ne discute forse troppo poco, ma è un fatto tremendamente serio.
In che mani restano, resteranno, quei paesi, quelle comunità, cosa ne sarà dei consigli comunali, delle amministrazioni, anche considerando il ruolo ancora fondamentale dei Comuni nell’essere il primo luogo, il primo presidio in cui il cittadino dovrebbe trovare “lo Stato”?
Insomma, insieme allo sviluppo socio-economico dell’ Irpinia bisognerebbe aprire un dibattito sul futuro della democrazia, della sua qualità, nelle nostre terre.
E anche con una certa urgenza”.