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E’ scioccante la testimonianza di una delle ragazze che faceva parte del giro del circolo, finite nel giro di baby squillo del circolo, chiuso il mese scorso, in pieno centro città. A raccogliere lo sfogo della giovanissima, un’inviata della trasmissione di Massimo Giletti, Non è l’Arena, che ieri sera ha trasmesso il servizio.

La ragazza ricorda di aver iniziato quando aveva appena 16 anni. Frequentava quel circolo nei giorni in cui non andava a scuola. “Facevo filone – dice – e lì c’era il mio fidanzato e i miei amici. Andavamo a giocare”. Ma poi, quello che per lei era un rifugio, si è trasformato in un incubo: All’inizio- racconta nell’intervista – era gentile. Mi offriva il caffè,mi faceva domande sull’età, su che scuola frequentassi e se ero fidanzata. Poi – ammette – si è preso confidenza”.

La ragazza parla di promesse di lavoro fatte dal gestore del circolo, ora ai domiciliari: “A settembre apro il pub e dietro al bancone ti metti tu. Ma ho scoperto che era una promessa che faceva a tutte. Poi mi ha messo alla prova, ha iniziato a toccarmi. Alla fine ci sono cascata”.

Descrive alla giornalista di La 7 la stanza dove avvenivano gli incontri: “Giù c’erano le macchinette, sopra la stanza da letto. Inizialmente avevo paura, mi chiedevano di spogliarmi… Poi col tempo, quei 20, 50 euro, mi facevano comodo, anche perché non avevo un lavoro. A un certo punto mi ha detto che era meglio se conoscevo anche altra gente. Mi chiedevano di essere un po’ più sveglia.Ma io non riuscivo, appena finito me ne scappavo,a volte non mi presentavo e lui si arrabbiava. Ma a me faceva schifo”.