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Avellino – “Nonostante siano state sollecitate ufficialmente da tempo dalla Filctem Cgil ad utilizzare impianti di filtri a carboni attivi, sistema scientifico e legale, l’alto calore e le amministrazioni comunali interessate hanno deciso di optare per mega progetti che dopo 3 anni sono inesistenti”. Questa mattina presso il centro sociale sindacale di Solofra si è svolto il comitato direttivo provinciale della Filctem Cgil con la presenza dell segretario generale Cgil Avellino Franco Fiordellisi e del coordinatore regionale della Filctem Campania Raffaele Paudice, nel corso del quale è emerso con forza il problema dell’emergenza idrica connessa alle reti fatiscenti e all’inquinamento della falda che ha provocato la chiusura di alcuni pozzi dell’area Montorese Solofrana.
“Preferendo invece puntare su “grandi” opere, senza finanziamento vero – continuano dalla Filctem – si è determinato una gravissima situazione di emergenza, con la sospensione di un servizio essenziale, per carenza idropotabile, con gravissimi contraccolpi alla popolazione civile e ai lavoratori che sono costretti a lavorare in continua emergenza e ad eseguire attività tampone di volta in volta. Per non parlare delle notizie che giungono di reti nuove che saltano per guasti, perchè probabilmente, non costruite a regola d’arte, e perché affidate con il massimo ribasso ad aziende che non usano materiali adeguati.
Dall’assemblea, a fronte di queste considerazioni per la perdurante emergenza idrica – affermano ancora dal sindacato – è emersa con forza la necessità di affidare, al coordinatore regionale e al segretario della Cgil Avellino la gestione di tutta una serie di attività utili a far risaltare in tutte le sedi politiche, in particolare nelle amministrazioni locali e verso la Regione Campania, soluzioni che pongano fine a questa situazione di degrado della rete idrica. È ormai noto che quest’ultima, continua a determinare uno stato di forte tensione sociale, causa la continua sospensione di un servizio essenziale. Quindi risulta agire nell’ immediato, per porre fine ai ricorrenti sprechi delle nostre risorse pubbliche”.