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Nessun miracolo, ma solo un pizzico di fortuna di una donna di 43 anni che è riuscita a rimanere incinta dopo alcuni aborti, poi la competenza di un equipe medica altamente specializzata per accompagnare la gravidanza e la gestazione di una paziente affetta da alcune patologie.

Così il professor Carmine Malzoni, tra i massimi esperti in oncologia ginecologica e gravidanze difficili, dopo la nascita della piccola Mya (leggi pezzo in basso,) e responsabile dell’Unità Funzionale di Ginecologia Oncologica della clinica di Viale Italia che porta il suo nome.

“Per le donne rimanere incinte a 43 anni, l’età della neo mamma Anna D’Urso, le probabilità sono appena del 2%- spiega il professore- Nel caso di specie alla signora era stato consigliato da qualcuno di interrompere la gravidanza anche in virtù dei pregressi clinici, ma personalmente non ho mai riscontrato nessun motivo ostativo e, quindi, due giorni fa con un cesario d’urgenza abbiamo fatto nascere una bella bimba di 2 Kg”.

Attualmente Mya è sotto osservazione nella terapia intensiva neontale della Clinica Malzoni ma sta bene e non corre alcun pericolo. “Questo repartto tipo è fondamentale per poter garantire una assistenza a 360 gradi alle persone. E’ stato sempre un mio pallino avere questa terapia intensiva neonatale che, tra l’altro, non tutte le strutture hanno. Personlamente preferirei chiudere la mia clinica piuttosto che non lavorare come si deve. E questo tipo di supporto che in genere caratterizza i grandi centri medici, è motivo di maggior orgoglio e di un lavoro altamente specializzato

(Guarda in alto l’intervista completa al professor Malzoni)

 

Paziente oncologica e obesa, è di nuovo mamma: il “miracolo” alla Malzoni