I prezzi andavano dai 300 euro per una certificazione EIPASS (per le competenze informatiche), fino ai 2mila euro per una certificazione professionale a pieni voti, che consentiva non solo di accedere, ma anche di avere una votazione maggiore, rispetto a chi aveva medie più basse.
Scoperto da Abete quanto accadeva all’interno del sindacato, il segretario generale e quello provinciale del comparto scuola, assistiti dall’avvocato Ennio Napolillo, presentarono un esposto in Procura, prima di dichiarare la loro estraneità ai fatti e l’allontanamento ad horas del collaboratore, in una conferenza stampa.
A distanza di una settimana dallo scandalo i carabinieri, agli ordini del comandante Massimo Cagnazzo, fecero un blitz all’interno del sindacato, nella sede di piazza Kennedy. Qui controllarono carte e faldoni, sequestrando PC e supporti. L’indagine si è poi allargata anche agli Istituti formativi che rilasciavano quelle attestazioni. Indagini e perquisizioni che continuano e che hanno portato, pare, all’individuazione di un altro indagato. Pare anche lui vicino agli ambienti del sindacato.