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Avellino – La Procura di Avellino ha chiesto ed ottenuto dal Gip Vincenzo Landolfi il processo immediato nei confronti di A.P, ex collaboratore della Cisl Scuola di Avellino e il titolare di una scuola privata avellinese, A.M, che attraverso l’intermediazione del primo avrebbe rilasciato attestati falsi di conseguimento di patente europea del computer utili a scavalcare in graduatoria gli altri aspiranti ad un posto nel personale Ata. A distanza di sei mesi dalle immagini che avevano fatto il giro d’Italia, grazie al servizio dell’inviato di “Striscia la Notizia” Luca Abete , quelle negli uffici della Cisl dove un collaboratore esterno, aveva proposto due certificazioni utili ad acquisire punteggi nella redigenda graduatoria per il personale Ata attivata dal Ministero della Pubblica Istruzione, al costo di duemilatrecento euro.

Data l’evidenza delle prove, il Procuratore della Repubblica Rosario Cantelmo ed il sostituto Antonella Salvatore, hanno chiesto di superare l’udienza preliminare. Così sarà, infatti il Gip ha mandato a giudizio entrambi gli imputati davanti al Tribunale Collegiale di Avellino presieduto dal giudice Roberto Melone per l’udienza che si svolgerà il prossimo 20 giugno. 

La contestazione di falso ideologico invece per il certificato datato 23 ottobre 2017 rilasciato sempre dalla scuola di Avellino alla stessa donna. Anche la contestazione ulteriore relativa ad un altro certificato, quello che gli avrebbe dovuto fornire una scuola parificata di Santa Maria Capua Vetere con la qualifica di operatore dei servizi sociali.  Anche in questo caso, come avevano accertato i militari dell’Arma agli ordini del capitano Quintino Russo, gli atti consegnati alla donna sarebbero stati falsi. Le indagini della Procura di Avellino non sono ancora chiuse, restano infatti da verificare le altre persone che hanno agito in concorso con i due indagati. A gennaio scorso, dopo pochi mesi di indagini, quelle attivate proprio dal servizio del tiggi satirico di fine ottobre 2017 e dalla denuncia sporta da parte della Cisl, era arrivata la misura cautelare (quella a cui è tuttora sottoposto lo stesso A.P). Un’inchiesta che potrebbe riservare ancora degli importanti sviluppi.