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Eseguita l’autopsia di Emanuele Pisano, il 34enne operaio di San Martino Caudina, morto il 6 giugno sul cantiere di Altavilla Irpina .  

La salma dell’uomo è stata dissequestrata e sono stati fissati i funerali per domani mattina alle 11:00.L’esame autoptico avrebbe confermato che per Emanuele è stato fatale il colpo della trave che gli si è scaraventata addosso colpendolo in pieno

Il cantiere dove lavorava è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Avellino e la salma dell’operaio, dopo un primo accertamento esterno, era stata trasferita in ospedale ad Avellino dove, su disposizione del magistrato, è stata effettuata l’autopsia.

Emanuele, che lascia la compagna e la loro bimba di tre anni, lavorava alle dipendenze di una ditta di San Martino Valle Caudina che si era aggiudicata l’appalto per smantellare la struttura in ferro della dismessa piscina comunale.

La Cgil ha chiesto di costituirsi parte civile nel processo.

Sono Quattro le persone  iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Avellino per la morte dell’operaio di 34 anni.

Il pm Massimiliano Delmauro ipotizza il reato di omicidio colposo e violazione delle norme di sicurezza nei confronti dei titolari delle due imprese che stavano lavorando allo smantellamento della piscina comunale, del manovratore della gru dalla quale una trave d’acciaio in oscillazione travolse e uccise sul colpo Pisano, e di un altro operaio che, secondo le norme, avrebbe dovuto garantire la sicurezza del cantiere mentre la gru era in azione. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati agli indagati subito dopo l’autopsia, svoltasi in mattinata, disposta dalla Procura.