Home Avellino “Avellino prima di tutto, poi il resto”: Imbimbo (Vera) crede nella sfida

“Avellino prima di tutto, poi il resto”: Imbimbo (Vera) crede nella sfida

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Avellino – E’ cominciato il countdown per le prossime amministrative del 26 maggio. Tra le file dei candidati al fianco di Gianluca Festa sindaco c’è la lista “Vera“. Abbiamo avuto modo di ascoltare uno degli aspiranti consiglieri comunali, Massimiliano Imbimbo.

Massimiliano Imbimbo, alla sua prima apparizione nella scena politica avellinese. Ha scelto di supportare per il prossimo 26 maggio il candidato Gianluca Festa con la lista “Vera”. Quali sono le sue aspettative da questa turnata elettorale?

“Non è la mia prima esperienza politica ma in realtà seconda occasione che mi si è presentata per candidarmi: mi era stata avanzata la proposta già lo scorso anno da Luca Cipriano, ma dovetti declinare per via del mio lavoro essendo capitato proprio nei giorni in cui il Comune di Avellino stava preparando la determina per il contratto con la mia startup (maggio 2018). Diciamo che espormi politicamente non sarebbe stato il massimo, quindi ho preferito soprassedere, ma non mi sarei mai aspettato di avere una seconda occasione in così brevi tempi. Riguardo le aspettative, comunque, il mio unico desiderio è quello di portare contenuti, proposte e linee di pensiero che servono alle amministrazioni di oggi e soprattutto alla città di Avellino. Sto ricevendo molta attenzione mediatica, e quindi a prescindere dal risultato al voto posso ritenermi già soddisfatto di quanto mi sia permesso di fare: in caso di esito positivo, naturalmente, porterò avanti in prima persona questi progetti, altrimenti avrò (spero) lasciato un lascito e tanti buoni spunti per chi sarà eletto ad amministrare la nostra città. Avellino prima di tutto, poi tutto il resto”.

La città di Avellino ritorna al voto dopo “appena” un anno. Cosa secondo lei, da cittadino, non ha funzionato con l’amministrazione Ciampi?

“Penso non abbia funzionato per quello che praticamente manca a tutte le amministrazioni: l’ascolto. È superata ormai la fase in cui le amministrazioni si ergono al di sopra delle parti e realizzano progetti e opere basate unicamente sulle loro “supposizioni”. Bisogna ascoltare, essere aperti al dialogo non solo tra i vari attori seduti sulle poltrone, ma soprattutto con la comunità. Realizzare opere che non rispondo ad alcuna esigenza corrisponde soltanto al realizzare opere che nessuno ha richiesto, con conseguente spreco di soldi pubblici, tempo, e impatto negativo sulla città. Se solo si imparasse ad ascoltare si potrebbero realizzare progetti ad un terzo dei costi e dalla resa più che massima. L’amministrazione Ciampi ha peccato semplicemente in questo, ed è un peccato perché c’erano figure davvero competenti che avrebbero potuto dare molto alla città come l’ex-assessore, Carmine De Angelis“.

“Vera” si presenta alla città come una valida alternativa, ma soprattutto ricca di giovani al suo interno. Il vostro obiettivo concreto per la città?

“Abbiamo scelto il nome Vera non a caso: una proposta Vera è una proposta che viene dalla gente, da chi vive la città e sa di cosa ha bisogno. Il nostro obiettivo è far emergere questo dato, e mettere in atto strategie di ascolto per la realizzazione di progetti che rispondano davvero alle esigenze della città, e non alle idee della propria pancia. Non a caso abbiamo inserito un QR Code sui nostri santini elettorali che riporta al sito dell’associazione (www.avellinovera.it) dove oltre che a poter leggere le linee del nostro programma, si ha un canale diretto per inviare proposte per la città Sarà una cosa che terremo costantemente attiva anche naturalmente nel dopo elezioni: abbiamo ricevuto già circa 70 proposte, quindi direi che quell’interesse di partecipazione dal basso c’è e bisogna alimentarlo. Non c’abbiamo visto male insomma…”
 
Parlando nello specifico, chi è Massimiliano Imbimbo?
 
“Parto dall’età: ho 29 anni, e circa un anno e mezzo fa ho iniziato un’avventura con la mia startup “Hearth”, che molti avranno già sentito nominare per aver fatto il contratto l’anno scorso con il Comune di Avellino e soprattutto per aver fatto vincere alla nostra città il Premio Innovazione SMAU. Il mio progetto tratta di valorizzazione del territorio, e come si può intuire ho scelto di avere dei rapporti diretti con i Comuni e gli enti del territorio, i diretti responsabili insomma. Ho vissuto quindi nell’ultimo anno e mezzo e più all’interno di quelle amministrazioni virtuose che caratterizzano la nostra Regione e non solo: ho settimanalmente rapporti con il Ministero dei Beni Culturali, con i principali direttori dei Parchi Archeologici della Campania, con GAL e Pro Loco, o imprese come Ferrovie dello Stato e Alilauro, il tutto per avere un unico disegno di condivisione di contenuti, esperienze e valori. Questo è quello che intendo portare per la città di Avellino quindi: esperienze e competenze, costruite sul campo e non con castelli di carte come purtroppo molti si dilettano. Avellino ha bisogno di competenze trasversali che operino su progettualità costruite con criteri attuali, al passo con i tempi, che seguano quei passaggi fondamentali di ascolto e validazione delle proposte. Come già detto: si va avanti per supposizioni senza mai verificare quanto siano valide, le amministrazioni virtuose fanno l’esatto contrario, io voglio portare questo modello per Avellino”.
 
Ultimo aspetto, i sondaggi parlano di un ballottaggio all’orizzonte tra appunto Gianluca Festa e Luca Cipriano. E’ della stessa opinione?
“I sondaggi riportavano anche una vittoria certa lo scorso anno di Nello Pizza, nulla è deciso in campagna elettorale se non che uscirà un solo sindaco. A prescindere da chi ne risulterà vincitore, spero operi per il bene della città e che lo faccia con criterio. Per il resto all’elettorato chiedo di votare chi reputa “giusto” per Avellino, che non è chi fa proclami di grandi opere senza alcuno studio anteriore, ma chi sa ricoprire un ruolo di mediatore di forze e soprattutto di “ascolto”. Lato consiglieri invece consiglio di non votare di “pancia” perché il vostro amico si è candidato, è solo un voto sprecato che non porta a nulla. Avellino ha bisogno di persone che sappiano cosa stanno facendo, e supportare quelle giuste è il primo passo per costruire un’Avellino che possa rinascere”.