- Pubblicità -
Tempo di lettura: < 1 minuto

 Avellino – “L’Irpinia non si Lega”. E’ questo il messaggio lanciato questa mattina dal presidio attivato contro l’arrivo in città del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Quest’ultimo ha fatto tappa nel capoluogo per supportare la candidatura a sindaco di Biancamaria D’Agostino.

A Piazza Libertà si sono riuniti Cgil, l’ANPI, l’Arci Avellino, l’associazione Comunità Accogliente, l’Uds ma anche partiti di sinistra affiancati da alcuni cittadini. “Sono ancora presenti nella nostra memoria gli attacchi lanciati da Salvini verso il popolo meridionale – spiega Franco Fiordellisi – Oggi non può prenderci in giro eliminando Nord dal suo simbolo. Noi siamo per lo stato sociale, ma soprattutto il Sud deve rialzare la testa”. Tra i cori di protesta nel mirini ci sono finiti i candidati nella lista della Lega appartenenti a Casapound (Giuliano Bello lo scorso anno in corsa da candidato sindaco). Sono stati esposti dei salvadanai che serviranno a ripagare il debito del Carroccio (49 milioni di euro).