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Il Presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, fa tappa ad Avellino per la prima giornata della terza edizione di FestAmbiente e per l’occasione incontra i lavoratori dell’ex Isochimica, ancora una dei simboli del “disastro ambientale” della provincia irpina.
 
Un processo e delle condanne che hanno lasciato gli ex operai abbastanza delusi, una bonifica dell’ex opificio di Pianodardine che procede a singhozzi e un risarcimento per le patologie di cui sono affetti che tarda ad arrivare, tanto da definirsi “vittime dello Stato“.
 
Un grido d’allarme che accoglie e rilancia il Presidente Ciafani parlando “di una delle tante storie di ordinaria follia del nostro Paese. Avellino è un territorio dove c’è ancora una ferita sanguinante e la vicenda Isochimica è una di queste”.
 
Per questo l’Associazione ambientalista annuncia che si farà promotore di un incontro con il Ministro del lavoro Marina Elvira Calderone per riprendere la strada tracciata dall’ex Governo ma anche andare oltre il semplice pre-pensionamento agli ex operai, che “Non può bastare per quello che hanno subito” (guarda in alto l’intervista completa al Presidente Ciafani).
 
Non ultimo la vicenda bonifica e soprattutto l’amianto che è stato sotteratto e che, in base alle testimonianze degli operai è stato utilizzato anche in altre aziende fuori dal sedime dell’azienda. “Vicende che gli operai hanno portato anche nelle sedi opportune, davanti ai Magistrati, allora vuol dire che si sono inventati tutti”, dice in maniera chiaramente in maniera provocatoria Ciafani per sottolineare l’insufficienza della di una bonifica che riguardi solo l’interno dell’ex opificio di Pianodardine.
 
Non solo Isochimica, la tre giorni della festa di Legambiente, che si svolgererà fino a domenica 10 settembre tra il capoluogo e Atripalda e Mercogliano punta a informare e formare i cittadini, in particolare i più giovani, sulla transizione ecologica.
 
“Quest’anno il festival sarà una lettera dalla provincia di Avellino, una contrapposizione alla narrazione del deserto delle aree interne, dei giorni di riflessione sulla lotta alla crisi climatica– ha spiegato il presidente di Legambiente Avellino, Antonio Di Gisi- Viviamo in una provincia con l’aria inquinata, il verde pubblico che viene maltrattato, con i giovani che vanno via nella totale indifferenza delle istituzioni.
Per questo chiamiamo tutti alla partecipazione, perchè siamo convinti che tutti insieme possono contribuire con piccoli gesti e azioni concrete a cambiare il passo delle cose”.
 
Prossima tappa domani alle ore 18:00 nella Villa Comunale di Mercogliano con “La Fast Fashion proprio non ci piace”, l’incontro dedicato a uno dei settori più inquinanti del pianeta, quello della moda sempre più “veloce” e “usa e getta”.  Sarà l’occasione per scambiarsi abiti e accessori usati (in buone condizioni) e donargli nuova vita.
Sabato alle ore 10:00, si terrà un flash mob in Piazza Libertà ad Avellino per richiedere al Sindaco di Avellino provvedimenti urgenti contro l’uso sconsiderato della plastica usa e getta. Nel pomeriggio, alle 18:00, al Circolo Arci Avionica avrà luogo il dibattito “Le città plurali” per parlare di urbanistica come strumento di facilitazione alla transizione ecologica e alla tutela dei diritti.
Finale domenica 10, alle ore 20:00, al Circolo Fortapasc di Atripalda.