“La Pellegrina di Montevergine”: il murales finalista internazionale

 

Si tratta del dipinto “La Pellegrina di Montevergine” realizzata dal giovane artista di l’Aquila che concentra la sua poetica uslla relazione tra individuo e società.

 

Il murales che si erge nell’antico borgo di Mercogliano  ritrae una donna che accende una candela da un cero, al crepuscolo. Un gesto semplice, che a Capocastello assume un valore potente, un viaggio nel passato millenario di queste montagne.
Il viaggio che milioni di pellegrini intraprendono da secoli per raggiungere il Santuario della Madonna di Montevergine. La ricorrenza più importante è il 2 febbraio, per la Candelora.

 

Ettorre ha dipinto la “sua Madonna” nella zona più particolare di Capocastello detta “u’
vagno”, un luogo di grande socialità ormai perduta.
Questa donna che si scorge nella penombra è un’apparizione. Ci appare nel momento stesso in cui espone il viso al fuoco e le fiamme diventano due.
Potrebbe essere una pellegrina, una vestale, o la Madonna stessa. Questa Donna capovolge ogni prospettiva mettendo al centro l’umanità tutta, il senso naturale di comunione che va al di là della storia e delle religioni. La strada che si apre sullo sfondo è quella che percorrono i pellegrini, ma anche quella di tutti i popoli in pellegrinaggio verso la luce della speranza.

 

La candela rappresenta la condivisione di questa Speranza: non un valore astratto, ma reale, che si concretizza nel passaggio del fuoco da una candela all’altra come simbolo di mutualismo, di aiuto reciproco. Il valore concreto che ha dato forza alla ricostruzione dopo il terremoto del 1980 qui in Irpinia, ma che è anche un simbolo personale, intimo, interiore, universale, che prescinde dagli archetipi artificiali.

 

A lanciare l’appello per sostenere Mercogliano e il murales di Edoardo Ettorre è il sindaco Vittorio D’Alessio: “Sosteniamo Mercogliano cliccando su questo link e votando il murales “La pellegrina di Montevergine”