- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Cervinara (Av) – Da Milano a Roma a piedi con una croce di 40 chili in spalla. Si chiama Gennaro, “Genny lo zio” per gli amici. Qualche problema con la giustizia alle spalle e il carcere, poi la decisione di aprire un centro di accoglienza per ex detenuti e non solo. Un pellegrinaggio di espiazione per la sua “vita dissoluta” che durerà circa due mesi. “Sono un Barabba”, dice a ‘ilpiacenza.it’.

Lo chiamano ‘o zì, lo zio. Se lo incroci per strada e non lo conosci incute un po’ di timore, per quei tatuaggi anche sul viso, sulle sopracciglia, sulle guance, una pistola disegnata sul collo. I capelli rasati sui lati, gli occhi stretti e scuri. E invece ‘o zi’ parla di riscatto sociale, di possibilità, di aiuto, e lo fa senza arroganza. L’apparenza inganna. Gennaro Speria ha 46 anni, è originario di Cervinara, la galera la conosce e non si vergogna a parlarne, anzi. Gli anni di carcere, racconta, sono serviti a fargli capire la direzione giusta e a aiutare i giovani a non commettere i suoi stessi errori. 

L’uomo misterioso in queste ore è stato avvistato mentre a piedi percorre le strade del Piacentino con una croce gigante da 40 chili sulle spalle. E’ partito da Rozzano, in provincia di Milano, il 25 aprile e conta di arrivare a Roma entro un mese. A piedi, ovviamente.  La redazione de “ilpiacenza.it” lo ha incontrato a Calendasco, durante una pausa del suo personalissimo cammino “di espiazione” come dice lui stesso. Non nasconde il suo passato, parla del tempo trascorso in carcere che lo ha cambiato, che gli ha fatto capire quali sono le cose che contano davvero nella vita: gli affetti più cari. “Quando ero in carcere sono stato lontano dai miei affetti per tanto tempo. Per quale motivo lo sto facendo? Ora almeno starò via per un mese ma servirà a qualcosa. La gente dice che sto facendo qualcosa di buono – spiega – all’inizio erano tutti menefreghisti, poi mi hanno preso in giro dicendo “guarda lo scemo con la croce”. Ma in questi paesini, lungo il tragitto, ho trovato tanto affetto”. La croce che porta sulle spalle presenta due corde ai lati e una scritta incisa che recita “Area 51 per sempre”, il cui significato verrà svelato da Gennaro stesso quando arriverà a Roma.