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“I fatti di cronaca nera che ci stanno travolgendo rivelano ormai un’umanità completamente rincoglionita e incarognita, senza cuore e senza lucidità. Prendete quello che è accaduto ad Avellino nelle ore scorse”. Così il giornalista, Andrea Scanzi, dal suo profilo Facebook.

“Aldo Gioia è stato ammazzato a coltellate dalla figlia Elena e dal suo fidanzato 23enne. Gli assassini lo hanno attaccato mentre dormiva sul divano, ribadendo ulteriormente tutta la loro meschinità.

Poi sono scappati a Cervinara, nella casa del ragazzo, dopo che erano sopraggiunte la madre e la sorella di Elena, svegliate dai lamenti di Aldo. Durante l’interrogatorio i due giovani hanno confessato. Non solo: attraverso gli scambi di messaggi tra i due, sembra che i due pianificassero di sterminare tutta la famiglia. Quindi anche la madre e la sorella. Il motivo di tutta questa barbarie? Aldo disapprovava la relazione tra la figlia e il suo nuovo fidanzato (dagli torto…). Così la figlia ha chiesto al compagno di ammazzare suo padre. E poi lo hanno fatto insieme: mentre il ragazzo colpiva Aldo sul divano con un coltello da caccia, la figlia lo aiutava.
 
Sarò ingenuo io, ma quello che sto leggendo in questi giorni mi lascia ogni giorno sgomento. Mi pare tutto troppo tremendo per poter accadere. E invece accade. Siamo oltre ogni apocalisse morale. Buona catastrofe”.