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Avellino – Meno di una settimana dal dentro o fuori dalla Serie B. La Scandone, entro e non oltre il prossimo 2 settembre, dovrà presentare la fideiussione di 40mila euro per l’iscrizione al terzo campionato italiano. Ad oggi regna il silenzio assoluto attorno alla società cestistica fondata nel 1948. 

L’ennesimo grido di dolore arriva dagli Original Fans 99: “A distanza dall’ultimo comunicato ci troviamo a rendere noto all’intera città le recenti vicende legate alla nostra Scandone – si legge nel comunicato – All’inizio del mese c’è stato un incontro con i Sig.ri Mauriello e Alberani. Davanti ai nostri occhi e alla nostra incredulità, i personaggi in questione hanno, per la prima volta, iniziato a discutere su costi, date, scadenze e quant’altro. Quell’incontro ha solo confermato le nostre supposizioni per la Scandone non c’era il minimo interesse. A seguire non si contano gli appuntamenti non rispettati, le telefonate senza risposta; avevamo la necessità di un incontro faccia a faccia con l’unico personaggio in grado di darci dei chiarimenti ed è per questo che poche ore fa, per l’ennesima volta, ci siamo recati a Napoli presso gli uffici Sidigas. Con profonda amarezza però ci troviamo a comunicare che il Sig. De Cesare, anche questa volta, non ci ha dato nulla di concreto se non le solite false speranze e prese per il culo (passateci il termine) su presunti nuovi acquirenti. I toni, come lasciamo immaginare, sono stati molto accesi ed è stato abbastanza chiaro che il gruppo Sidigas, senza remore, non ha alcun interesse a tenere in vita la nostra amata. Pertanto, sul futuro e sull’imminente scadenza della fideiussione del 2 settembre, a malincuore, non possiamo tranquillizzare noi stessi ed i tanti, tantissimi tifosi ed appassionati che tengono realmente alle sorti della S.S.F. Scandone 1948 matr. 000204 (nostra unica fede). Era doveroso rendere pubblici questi passaggi, per rispetto di un’intera tifoseria. A questo punto però, con estrema umiltà e con le lacrime agli occhi, non sappiamo più cos’altro fare. Non è rassegnazione perché lotteremo finché il cuore batte, ma è presa di coscienza della reale situazione attuale”.