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Affollato il Nazareno già in mattinata per la Direzione convocata all’ordine del giorno l’approvazione delle liste elettorali. La riunione è slittata prima alle 16 poi alle 20. Non è buon segno. Già ieri Matteo Renzi si è confrontato con gli altri Big (Lotti, Guerini, Martina, Rosato). Fino ad ora i nodi restano tutti. Bisogna trovare spazio in lista per le minoranze interne. E non è semplice come dimostra il caso Goram Gutgeld, il padre degli 80 euro e consigliere economico di palazzo Chigi che non sarà ricandidato.
I conti non tornano perché ci sono 200 candidati da piazzare a fronte degli oltre 370 attuali, molti nomi della società civile da inserire in lista e ritagliare pure i posti per gli alleati. Tutto questo preservando i Big, da Fassino ai ministri Martina e Delrio.
Nella sede del Pd stamattina è arrivato Gianni Cuperlo, prodiana Sandra Zampa, la segretaria regionale campana Assunta Tartaglione, il sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il sindaco di Pesaro e responsabile Enti locali Matteo Ricci.