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«Signori grandi e grossi si muovono come la pioggia, vestiti di nero, con la presunzione, per ora fondata, di poter a volte riempire gli spazi in desertificazione dei brandelli che la politica di palazzo ha lasciato ai nostri territori». Potere al Popolo contro la visita questo pomeriggio del leader nazionale di CasaPound, Simone Di Stefano nelle sede irpino del movimento.

«I loro modi di fare sono antidemocratici, soprattutto non verbali, con disposizione in cerchio, o in fila militare, gonfiandosi il petto marchiato con lettere e simboli che descrivono il movimento neofascista e squadrista che propagandano. Una delibera delle giunte comunali delle nostre cittadine, in applicazione della Costituzione, dovrebbe chiaramente sottolineare che è vietato cedere, autorizzare, occupare “locali comunali, spazi aperti al pubblico o suolo pubblico ad associazioni ed organizzazioni che abbiano manifestato e professato ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe o antidemocratiche, al fine di limitare le uscite pubbliche di coloro che si siano espressi con termini e modalità che indichino odio o intolleranza religiosa o che si ispirino ai disvalori del fascismo o del nazismo o che contrastino i valori della Resistenza”.

Lasciare che abbia voce, sotto qualsiasi forma, un movimento partitico dichiaratamente fascista, renderebbe i Comuni complici di fertilizzazione sul territorio di relazioni e omertà nei confronti di organizzazioni pericolose e minacciose, di spirito di emulazione violenta, specialmente nei confronti della popolazione giovanile e delle diversità insite in ogni territorio. Fatti, questi, da evitare con la massima fermezza».