- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

AVELLINO – «Le parole di Mattarella sono state di grande equilibrio, rivolte ad una Italia che si appresta ad affrontare passaggi importanti. Parole che hanno profondo ancoraggio nella Costituzione e pronunciate con una consapevolezza che deve appartenere a ciascun italiano».
Così il deputato Pd, Luigi Famiglietti.
Terminata la legislatura è il momento di tirare le somme: «Cinque anni non facili, iniziati con una grave e profonda crisi istituzionale che portò alla rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica. Una legislatura che grazie al lavoro e al coraggio di Matteo Renzi ha consentito al Paese di dotarsi di leggi importantissime: dal reddito di inclusione fino al dopo di noi, dalle norme di contrasto del femminicidio fino al riconoscimento delle unioni civili e del biotestamento. Tuttavia, rimane il rammarico per non aver superato il referendum costituzionale di un anno fa. Con Paolo Gentiloni siamo arrivati al termine di un percorso in cui al primo posto c’è stata sempre l’Italia e nel quale il Mezzogiorno ha avuto un ruolo di assoluto rilievo. Da parlamentare – continua Famiglietti – ho cercato di portare l’entusiasmo e la voce di un territorio: abbiamo provato a dare risposte e in alcuni casi ci siamo riusciti, penso agli ex lavoratori Isochimica e a quelli dell’Irisbus e alla previsione della stazione Hirpinia. Ci aspettano mesi complicati ma la nostra bussola è sempre orientata al bene del Paese senza odio e senza rabbia».