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Avellino-Degrado e abbandono a Picarelli, dove, i lavori di abbattimento e ricostruzione dei prefabbricati pesanti sono fermi al palo. Gli interventi sono legati al progetto housing approvato dalla giunta Galasso per un importo di 8 milioni di euro.

Dopo il fallimento della prima ditta aggiudicatrice dei lavori, oggi, il rischio è che si verifichi un secondo fallimento.  Secondo indiscrezioni, infatti, sembrerebbe che la ditta incaricata agli interventi non abbia percepito gli stipendi e cosi il cantiere sia off – limits. Una situazione di incuria e superficialità quella del popoloso rione periferico. Sono undici le famiglie che hanno lasciato i loro appartamenti . Attualmente vivono in strutture comunali dove, a proprie spese, hanno dovuto effettuare  interventi di manutenzione.

Lavori bloccati ma anche tanto degrado. Calcinacci, ferro, materiale da cantiere e cumuli di immondizia abbandonati nel quartiere, dove, spesso giocano i bambini che rischiano  per la loro incolumità. Quella dei prefabbricati di Picarelli è una storia lunga oltre 30 anni. Più volte i residenti hanno manifestato il loro disagio sociale ,costretti a vivere tra topi, amianto, sporcizia e umidità. Nonostante i proclami dell’amministrazione comunale, che più volte ha annunciato la riqualificazione delle periferie passando proprio per Picarelli, ad oggi non si registrano cambiamenti. Di qui la rabbia degli abitanti.

“Come si prevedeva dopo tre anni siamo ancora  qui a Picarelli dove a mio avviso si sono fatte solo passarelle politiche. Cantieri aperti e mai chiusi. Il disagio che si vive qui è sotto gli occhi di tutti. Sono venuta a conoscenza, che gli operai non sono stati pagati e di conseguenza il cantiere è fermo. L’ amministrazione comunale è immobile. Vorrei sapere chi ci ha guadagnato. A mio avviso, è stato fatto solo sciacallaggio ai danni dei cittadini in questo caso quelli di Picarelli”. – spiega la sindacalista Concetta Luciano.

Pronto a lottare anche il sindacato Asso Casa. “Abbiamo avuto un primo incontro con l’assessore alle Politiche Sociali Teresa Mele e alcuni dirigenti comunali che stanno ipotizzando di sostituire l’attuale impresa. Ma se entro una settimana i lavori non dovessero riprendere non esiteremo ad aderire alle vie legali”.  – spiega   Elio Amodeo responsabile Asso Casa.  L’obiettivo è far rivivere il quartiere con la realizzazione di centri sociali, botteghe artigiane, orti urbani, parcheggi e aere verdi.