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Avellino – Per nascondere ai propri familiari un ammanco di denaro speso per pagare una prostituta, avevano pensato di fingersi vittime di una rapina, ma sono stati scoperti e denunciati per simulazione di reato dai Carabinieri della Stazione di Montemiletto.

 I due giovani di Montemiletto si sono presentati presso la caserma locale dove hanno raccontato, in modo concitato, che mentre erano a bordo di un’utilitaria, sono stati affiancati da un SUV nero e costretti ad accostare.  Dall’auto di grossa cilindrata , secondo il racconto dei due, sarebbero scesetre persone con il volto travisato che, dopo averli minacciati con una pistola, si sono fatte consegnare tutto il denaro  in loro possesso, circa 90 euro. Quindi i tre malviventi si sarebbero dati alla fuga a bordo del SUV del quale però non erano in grado di indicare la targa.

I Carabinieri, raccolta la denuncia, hanno avviato tempestivamente le indagini al fine di dare un volto ai responsabili di quell’efferato gesto e contestualmente fornire risposta all’accorata richiesta di giustizia che avevano raccolto.

Tuttavia, nel corso dell’attività investigativa, condotta passando al setaccio gli elementi forniti dai denuncianti che spesso sono caduti in contraddizione, sono emersi  alcuni elementi sufficienti da far sorgere forti dubbi nei militari circa la veridicità di quanto denunciato. L’indagine sè stata svolta su due  piste parallele: una indirizzata alla ricerca dei  malviventi e l’altra orientata ad accertare la fondatezza dei fatti denunciati.

Proprio questo secondo filone ha condotto i Carabinieri a stabilire, mediante la visione di alcune telecamere presenti in zona ed altri accertamenti specifici, che sul luogo teatro dell’evento, nell’esatto punto indicato dai denuncianti ed in quel preciso momento, non vi era stata alcuna rapina. Posti di fronte alle incongruenze emerse nel corso delle indagini, i due giovani hanno dovuto ammettere di aver inscenato la rapina per nascondere ai genitori  l’ammanco di denaro, utilizzato per trascorrere qualche ora di piacevole trasgressione con una prostituta di un comune poco distante. Alla luce delle evidenze emerse a carico dei due è scattata la denuncia in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria in quanto ritenuti responsabili di simulazione di reato.