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“Estremamente inopportune e fuori luogo”. A Gianfranco Rotondi, deputato di Avellino eletto con Fratelli d’Italia e fin da giovanissimo esponente della Dc irpina, non sono piaciute le parole del generale Paolo Figliuolo, commissario straordinario per la ricostruzione in Emilia-Romagna, che ha chiamato negativamente in causa il modello della ricostruzione in Irpinia e Basilicata dopo il terremoto del 1980.

Non capisco a quale Irpinia si riferisca Figliuolo“, ha aggiunto Rotondi. “Quella che ha subito il terremoto del 1980 ha patito il maggior numero di danni materiali e morti ricevendo un ristoro molto parziale e non ancora riscosso”. Il deputato capovolge la ‘lettura’ di Figliuolo: “La ricostruzione dell’Irpinia è ancora incompleta, ma quella che è avvenuta può considerarsi un esempio di virtuosa collaborazione tra cittadini e amministratori. Dunque – conclude Rotondi – le affermazioni di Figliuolo sono totalmente fuori luogo”. Più soft Ortensio Zecchino, anche lui parlamentare di lungo corso della Dc irpina guidata da Ciriaco De Mita, ex ministro dell’Università: “Figliuolo ha detto una cosa banale sulla quale non mi sembra produttivo e utile alimentare un dibattito che dura da decenni e che però ha fatto il suo tempo: le vicende della ricostruzione post sisma in Irpinia, sono ormai affidate alla storia”.

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